Home 2014 14 marzo RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. SOLUZIONI SEMPLICI CONTRO LA COMPULSIONE NORMATIVA
RECLUTAMENTO. SOLUZIONI SEMPLICI CONTRO LA COMPULSIONE NORMATIVA PDF Stampa E-mail

Le soluzioni, semplici e radicali. 1) Abolire in un solo colpo leggi, decreti ministeriali, decreti dirigenziali, interpretazioni, abilitazioni, idoneità, valutazioni statistiche e bibliometriche, insomma tutto quel «corpus» bizantino che regola la materia del reclutamento. 2) Rimodellare l'agenzia di valutazione - che ha già fornito un positivo contributo alla valutazione della qualità della ricerca («Vqr»), ma che ha dato indicazioni ben più controverse sui criteri dei concorsi - sul modello dell'inglese «Quality Assurance Agency for Higher Education». 3) Dopo la libera assunzione di un docente da parte dei dipartimenti, sulla base dell'invio di un curriculum e di un colloquio-seminario, l'agenzia avrà il compito di valutare «ex post» le scelte dei singoli atenei, con la «chiara indicazione delle responsabilità soggettive e oggettive delle scelte». 4) Ridistribuire, a livello nazionale, il budget sulla base di tali valutazioni. In questo modo si renderebbero anche superflue le attuali procedure di accreditamento delle strutture presso il ministero! La crescente burocratizzazione delle funzioni dei docenti, infatti, sembra fatta apposta per soffocare le università, intrappolate in uno stato di «riforma permanente», che le costringe ogni anno a riformare l'esistente, cancellando quello che si era cambiato l'anno precedente. Il tempo per la ricerca è ridotto all'osso. In poche parole non si tratta d'inventare nulla di nuovo. Basta rifarsi alle migliori pratiche internazionali e mettere in soffitta per sempre la compulsione normativa che, con la pretesa di evitare abusi e nepotismo, nasconde in realtà l'assenza di coraggio nelle scelte e lascia spazio all'ambiguità.
(Fonte: M. Dorato, M. Giuntini, tSt 12-03-2014)