Home 2014 14 marzo RICERCA. RICERCATORI. INNOVAZIONE. VALUTAZIONE BANDO SIR (SCIENTIFIC INDEPENDENCE OF YOUNG RESEARCHERS)
BANDO SIR (SCIENTIFIC INDEPENDENCE OF YOUNG RESEARCHERS) PDF Stampa E-mail

Il MIUR attraverso il nuovo bando SIR (Scientific Independence of young Researchers), rivolto a studiosi under 40 che abbiano conseguito il dottorato di ricerca da almeno 6 anni, offre nuove opportunità per giovani ricercatori. L'obiettivo è sostenere i giovani ricercatori nella fase iniziale della carriera, mediante il finanziamento di programmi di ricerca indipendenti. Per la prima volta il bando allinea le procedure di selezione dei progetti italiane a quelle utilizzate dall'European Research Council (ERC). Lo stanziamento complessivo supera i 47 milioni di euro. In particolare il bando SIR prevede il finanziamento di progetti svolti da gruppi di ricerca indipendenti e di elevata qualità scientifica: condizione necessaria è il coordinamento di un Principal Investigator (PI), italiano o straniero (residente in Italia o all'estero), anch'egli di età inferiore ai 40 anni, in possesso del titolo di dottore di ricerca (o della specializzazione di area medica, in assenza del dottorato) da più di 6 anni e di almeno una pubblicazione realizzata senza la partecipazione del relatore della tesi di dottorato. I ricercatori coinvolti nei gruppi di ricerca potranno appartenere alla stessa organizzazione ospite o a organizzazioni differenti. L'alta qualità scientifica dei progetti e dei coordinatori costituiranno i principali criteri di valutazione. Tre gli ambiti scientifici interessati: Scienze della vita, Scienze fisiche e ingegneria, Scienze umanistiche e sociali. Saranno privilegiati le invenzioni scientifiche e i progetti interdisciplinari o d'avanguardia, caratterizzati comunque da approcci innovativi. La procedura di selezione si svolgerà interamente in lingua inglese. Ciascun progetto potrà avere un costo massimo di 1 milione di euro, spalmato nell'arco di un triennio. A Scienze della vita sarà destinato il 40% dello stanziamento, a Scienze fisiche e ingegneria il 40%, a Scienze umanistiche e sociali il 20%.
(Fonte: A. Lombardinilo, rivistauniversitas 07-02-2014)