Home 2014 14 marzo STUDENTI BORSE DI STUDIO. FINO AL 40% GLI IDONEI NON FINANZIATI E IN MEDIA 1 SU 5
BORSE DI STUDIO. FINO AL 40% GLI IDONEI NON FINANZIATI E IN MEDIA 1 SU 5 PDF Stampa E-mail

L’Italia, al confronto con Spagna, Germania e Francia, è l’unica ad avere il fenomeno dei cosiddetti “idonei non beneficiari”, ovvero di quegli studenti che pur avendo i requisiti economici e di merito non riescono a beneficiare delle borse di studio a causa dell’insufficienza dei fondi erogati. Si ottiene il titolo di «idoneo» alla borsa di studio, ma non si riceve un euro. L'anno scorso è successo a quasi 35mila studenti, in pratica un «idoneo» ogni cinque, e nonostante anni di dibattiti su meritocrazia, diritti e rilancio della formazione il paradosso tutto italiano dei borsisti senza borsa prosegue tranquillo, anzi in qualche caso peggiora. Anche in questo settore, la distanza fra la situazione media al Centro-Nord e il resto del Paese è siderale, e gli interventi per aiutare gli studenti si rarefanno proprio dove le condizioni socio-economiche li rendono più urgenti. La regola conosce qualche eccezione: quella positiva è rappresentata dalla Basilicata, unica regione meridionale a garantire la borsa a tutti gli idonei; quella negativa si registra invece in Piemonte, che lascia a secco quasi il 40% degli studenti meritevoli di aiuto. Con l'aggravante che le scelte regionali hanno un effetto domino sulla distribuzione del fondo statale, che vale quasi un quarto delle risorse totali a disposizione: il fondo, infatti, è distribuito in modo proporzionale agli sforzi locali, per cui meno si impegnano risorse proprie, meno si ricevono integrazioni statali.
Alla base dei buchi nel diritto allo studio c'è il concentrato di tanti problemi italiani di questi anni, dal federalismo malintesol che ha lasciato materie strategiche a interventi regionali spesso scoordinati e dispersivi, all'abitudine di lanciare norme manifesto, continuamente modificate, che producono solo decreti attuativi destinati invariabilmente a perdersi nella "navetta" fra i vari ministeri. Mentre in Parlamento, tra continue giravolte, si sono scritte le regole sul «Fondo per il sostegno alla fondazione universitaria» e si è varata la «Fondazione per il merito» (di cui si sono perse le tracce), in Campania 15.094 studenti si sono visti certificare ufficialmente il diritto alla borsa di studio, ma solo 4.252 l'hanno ottenuta: il 28,2 per cento. Non solo, in Campania le borse sono anche ultraleggere: solo 2.493 euro pro capite di media contro i 3.360 euro del dato nazionale. Peccato che oltre a essere tutelato dalla Costituzione (articolo 3), previsto dagli obiettivi europei e disciplinato dalle leggi italiane, il diritto allo studio sia anche finanziato dagli stessi studenti, con una tassa regionale da 140 euro a testa l’anno. Segue tabella con la percentuale dei titolari effettivi in rapporto agli idonei aventi diritto.
(Fonte: G. Trovati, IlSole24Ore 25-02-2014)