Home 2014 8 aprile IN EVIDENZA RICERCA. NE PARLA IL MINISTRO GIANNINI IN SENATO
RICERCA. NE PARLA IL MINISTRO GIANNINI IN SENATO PDF Stampa E-mail

Semplificazione, programmazione, valutazione ed apertura. Questi i principi cui il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca intende ispirarsi per ridare slancio alla ricerca che ''può costituire il terzo pilastro per il nostro futuro''. Nel seguito dell'audizione svolta davanti alla commissione Istruzione del Senato il ministro Stefania Giannini - che il 27 marzo si era soffermato sul tema della scuola - ha illustrato le priorità del suo dicastero nel campo della ricerca. Illustrando la situazione della ricerca, il ministro ha ricordato che negli ultimi 5 anni la quota italiana di spesa in ricerca e sviluppo rispetto al Pil è inferiore alla media europea e a quella dei principali paesi industriali, collocandosi al diciannovesimo posto su 23 paesi considerati. Occorre a suo avviso un maggiore coordinamento tra i soggetti interessati al settore oltre a un'opera di semplificazione a più livelli: una semplificazione finanziaria, in cui le risorse devono confluire in un piano finanziario della ricerca unico; una semplificazione gestionale, in base alla quale razionalizzare i soggetti che operano intorno al mondo della ricerca e il numero degli enti pubblici di ricerca; una semplificazione normativa, nella quale regolamentare alcuni processi omogenei nell'emanazione dei bandi evitando asimmetrie, specie in vista dell'avvio dei nuovi interventi sui Programmi operativi nazionali (PON) della nuova programmazione europea 2014-2020.
Il ministro ha sottolineato poi che l'Italia sconta una cronica incapacità di assegnare cifre stabili nei relativi capitoli di bilancio, a causa di tagli imprevedibili operati attraverso la legge di stabilità, con il risultato di una perdurante incertezza. Dei fondi europei messi a disposizione da Horizon 2020, il nostro paese avrà a disposizione solo 1,7 mld di euro pari a circa la metà delle risorse disponibili nello scorso ciclo. Quanto alle risorse alternative, il Fondo per la ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) nel 2013 è stato pressoché unicamente dedicato al finanziamento di bandi innovativi per i giovani: oltre 48 mln di euro per il finanziamento di specifici interventi atti a garantire il ricambio generazionale e l'autonomia scientifica dei giovani ricercatori. Il Fondo può essere analogamente rifinanziato per il 2014, ma comunque l'orizzonte temporale è sempre troppo limitato. Il Fondo per l'agevolazione alla ricerca (FAR) poi, destinato alla ricerca industriale, non è stato più rifinanziato dal 2010. A proposito dell’ANVUR, la sua attività dovrebbe essere estesa a tutti i soggetti della ricerca pubblica e incidere, mediante criteri e parametri specifici, sull'assegnazione di quote crescenti del Fondo ordinario per gli enti di ricerca (FOE). In particolare, la valutazione deve mirare al raggiungimento di standard di qualità e di competitività rispetto ai quali il ministero deve esercitare una compiuta politica d'indirizzo, tenuto anche conto delle priorità dell'esecutivo e dei principali stakeholders nel settore.
(Fonte. ASCA 04-04-2014).
Per leggere il testo integrale delle dichiarazioni programmatiche, rese dal ministro Giannini l’1 aprile 2014 davanti alla VII Commissione Permanente del Senato, cliccare questo link
http://tinyurl.com/ncanwdb.