Home 2014 8 aprile CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI CLASSIFICA DI ATENEI IN BASE ALL’ECCELLENZA ACCADEMICA
CLASSIFICA DI ATENEI IN BASE ALL’ECCELLENZA ACCADEMICA PDF Stampa E-mail

Il World Reputation Rankings di Times Higher Education, variante "d'opinione" della più nota classifica sulle migliori università mondiali, riconsegna a USA e Regno Unito il primato nella qualità accademica: la top 10 è dominata dai supercollege nordamericani (Harvard, Mit, Stanford, Berkeley, Princeton, Yale, California Institute of Technology, Ucla) e inglesi (Oxford e Cambridge). Harvard si conferma al primissimo gradino del podio. Rispetto al suo risultato, preso a modello con base 100, seguono Mit di Boston (90,4), Stanford University (74,9), Cambridge (74,3), Oxford (67,8), Berkeley (63,1), Princeton (35,7), Yale (30,9), California Institute of Technology (29,2), Ucla (28,8). "Solo" 11esima Tokyo (27,7), nell'edizione dello scorso anno unica istituzione non nordamericana o britannica tra le prime 10. L'università italiana resta fuori dalla classifica, in una graduatoria che confina Humbdolt-Universität di Berlino e Sorbona di Parigi tra la 71esima e l'80esima posizione. I punteggi esatti dalla 50esima posizione in giù non sono disponibili, perché – a detta di Reuters – lo scarto è "troppo ristretto" per essere evidenziato. A differenza del World University Ranking, l'indice sull'eccellenza accademica redatto con la consulenza di Thompson Reuters, la graduatoria si basa esclusivamente su «opinioni soggettive – anche se opinioni di riconosciuti e apprezzati accademici». I risultati, comunque, restano soggettivi. Nella definizione fornita dal Times Higher Education, nella tipologia di domande avanzate («Dove manderesti i tuoi laureati più brillanti?») e, soprattutto, nella distribuzione geografica di chi ha risposto. Non è un caso che le aree con la maggior concentrazione di questionari compilati siano quelle più rappresentate nei quartieri alti della classifica: il 25% dei "responses" arriva dal Nord America, il 19% dall'Europa occidentale (Regno Unito incluso.); il 13% dall'Asia. Rispettivamente cinque, quasi quattro e più di due volte tanto i feedback registrati tra studiosi operativi nell'Europa del Sud, pari al 5% del totale.
(Fonte: A. Magnani, ilsole24ore.com 05-03-2014)