Home 2014 8 aprile DOTTORATO DOTTORATI. CRITICITÀ DEI CRITERI DI ACCREDITAMENTO
DOTTORATI. CRITICITÀ DEI CRITERI DI ACCREDITAMENTO PDF Stampa E-mail

Come già osservato sia da Roars sia da CUN e CRUI, una delle criticità dei criteri ANVUR per l’accreditamento dei dottorati di ricerca è costituita dal fatto che essi fanno riferimento ai voti VQR individuali dei membri del collegio. Si tratta di un’informazione che i singoli non sono tenuti a fornire e, di conseguenza, la proposta di un collegio dei docenti diventa una specie di scommessa al buio. Un avviso sul sito dell’ANVUR, comunica però la possibilità di chiedere una pre-valutazione degli indicatori VQR e l’ANVUR, da novello Minosse, riceverà la confessione, esaminerà le colpe e, pur senza cingersi la coda, segnalerà le soglie che non vengono superate.
Se da un lato, questa pre-valutazione aiuterà gli atenei a superare le forche caudine bibliometriche dell’accreditamento dei dottorati, non si può fare a meno di notare la messa in pericolo della riservatezza dei voti VQR. Per fare un esempio, immaginiamo che un dottorato chieda il calcolo degli indicatori per una data composizione del collegio dei docenti. L’ANVUR comunica il mancato superamento di una o più soglie bibliometriche per R e X. Per ovviare al problema, è rimosso dal collegio uno dei membri, e viene chiesto un nuovo calcolo all’ANVUR. Se la nuova valutazione diventa positiva, vengono, di fatto, rilasciate informazioni sulla valutazione VQR di un singolo docente. In effetti, da più parti era stato obiettato che l’utilizzo dei voti VQR era del tutto improprio. Come precisato dalla stessa agenzia, l’ANVUR sottolinea che i risultati della VQR non possono e non devono essere utilizzati per valutare i singoli soggetti. I motivi sono molteplici, e qui ne citiamo alcuni rilevanti: la scelta dell’associazione prodotti-soggetti valutati, dettata dall’ottimizzazione del risultato di struttura e non del singolo soggetto, la richiesta di conferire solo tre prodotti di ricerca pubblicati in sette anni, che costituiscono in molti settori della scienza un’immagine della produzione complessiva dei singoli soggetti molto parziale, la non considerazione del contributo individuale al prodotto nel caso di presenza di coautori, e, infine, l’utilizzo di metodi di valutazione la cui validità dipende fortemente dalla dimensione del gruppo di ricerca cui sono applicati.
(Fonte: M. Bella, Roars 25-03-2014)