Home 2014 8 aprile STUDENTI IL MAI NATO FONDO PER IL MERITO NEL MIRINO DELLA CORTE DEI CONTI
IL MAI NATO FONDO PER IL MERITO NEL MIRINO DELLA CORTE DEI CONTI PDF Stampa E-mail

Il Fondo per il merito creato nel 2010 dall’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini è l’ennesima cattedrale nel deserto. A danno degli studenti universitari. E a spese di tutti i cittadini, tanto per cambiare. Ecco perché. Mentre il finanziamento pubblico per gli atenei si prosciuga di 300 milioni di euro tra il 2012 e il 2013, e di altri 200 nel 2014, l’ultimo Governo Berlusconi stanzia un gruzzoletto di 20 milioni di euro per alimentare un nuovo Fondo, istituito con l’articolo 4 della legge 240/2010, che serve a premiare gli studenti più meritevoli. Un anno più tardi, nel decreto legge 70 (articolo 9, comma 3) viene messa nero su bianco una Fondazione ad hoc, promossa dalla collaborazione del Miur con il ministero dell’Economia, incaricata di gestire il Fondo, di operare in sinergia con altri Paesi esteri, e aperta prevalentemente agli investimenti privati. Ma nessuna anima pia si fa avanti. Non solo: la Fondazione non eroga un centesimo della somma messa a sua disposizione. Intanto però assorbe dal Fondo tre milioni di euro come contributo di funzionamento. E a distanza di tre anni nessuno dai piani alti ha ancora avuto il coraggio di eliminarla. Se n’é accorta la Corte dei Conti, che il 28 gennaio ha bocciato il MIUR e il ministero dell’Economia per non aver reso operativo il Fondo per il merito e aver lasciato in sospeso la Fondazione che avrebbe dovuto occuparsene. Ora al successore di Maria Chiara Carrozza, la deputata di Scelta civica Stefania Giannini, toccherà prendere una posizione.
(Fonte: C. Daina, FQ SCUOLA 12-03-2014)