Home 2014 12 maggio IN EVIDENZA CONCORSI LOCALI, REGOLE PER L’ASN, RICERCATORI E RICERCA. ALTRI TEMI SUI QUALI SI È PRONUNCIATO IL MINISTRO
CONCORSI LOCALI, REGOLE PER L’ASN, RICERCATORI E RICERCA. ALTRI TEMI SUI QUALI SI È PRONUNCIATO IL MINISTRO PDF Stampa E-mail

«Credo che i concorsi locali vadano aboliti per decreto –  ha spiegato il ministro a margine del convegno ‘The State of the Union’ a Fiesole (Firenze)  –. Sono convinta che le singole università debbano poter chiamare in totale autonomia chi vogliono, rispettando gli standard internazionali». Ma, ha avvertito, «se qualcuno decide di assumere al posto di uno scienziato capace un candidato meno bravo ma raccomandato, l’ateneo sarà duramente penalizzato sotto il profilo economico». Inoltre «il sistema dell’abilitazione va trasformato, reso più trasparente. Le regole sono troppo complicate, il marasma normativo ha lasciato spazio all’opacità». Qual è la soluzione? «Vorrei creare commissioni permanenti per le varie discipline – ha spiegato il ministro –. I blocchi, come si è visto, producono fiumane di candidati e decine di migliaia di domande, gli esami diventano difficili e poco controllabili. Bisogna passare dalle “tornate concorsuali” a giudizi “a sportello”. Le commissioni, naturalmente, devono essere rinnovate dopo un certo periodo.
Il ministro ha proposto anche di «scorporare la ricerca dal comparto della Pubblica amministrazione e dai vincoli che questa impone». Un tema sul quale «il ministro Madia si aspetta da me un contributo». «Se non togliamo il mondo dei ricercatori dalle regole della Pa – ha ragionato il vertice del MIUR – con i relativi vincoli nel turnover e le difficoltà concernenti la mobilità internazionale, difficilmente riusciremo a incentivare la posizione dei nostri giovani ricercatori nel confronto con quello che accade nel resto del mondo».
Il ministro ha lanciato poi l’idea di una «Biennale della ricerca» con l’obiettivo di rilanciare il nostro Paese in questo settore, soprattutto nell’ambito di Horizon 2020, il programma di finanziamenti della Commissione europea da 80 miliardi di euro. Una «Biennale» che metta insieme «tutti gli attori, pubblici e privati» e che dia il suo contributo anche all’occupazione. Se tra sei anni «sarà investito in ricerca il 3% del Pil – calcolano dal ministero dell’Istruzione – si potrebbero ottenere 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro».
(Fonte: CorSera Scuola 09-05-2014)