EVOLUZIONE DEL TURNOVER DEI DOCENTI |
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Alla fine del 2006 la docenza universitaria di ruolo aveva raggiunto ii massimo storico: 62 mila docenti ripartiti tra le tre fasce esistenti, con un picco di 20 mila ordinari rispetto al numero degli associati (circa 19 mila). In apparenza, sembra una dinamica patologica: questi assunti hanno occupato tutti i posti e, giunti quasi alla pensione e in coincidenza con blocchi e tagli, hanno intasato il sistema. Il CUN la spiega invece a partire da una complessa dinamica demografica. All'origine c'è stata l’ope legis che, nei primi anni Ottanta, permise l'immissione in massa di docenti oggi giunti ad un passo della pensione. Da allora, rispettando una schizofrenica alternanza di aperture e chiusure del reclutamento, l'immissione nei ranghi della docenza avrebbe seguito una media costante: 1700 ricercatori, 1250 associati e 750 ordinari l’anno. Pur alterato all'origine, il sistema sembra avere trovato un equilibrio tra II numero dei nuovi entrati e quello dei pensionandi. Prima dell’innalzamento dell'età pensionabile stabilito dalla riforma Fornero, e del blocco del turn-over, andavano in pensione circa mille ordinari, 500 associati e 500 ricercatori l’anno. Numeri raddoppiati nel 2010 a causa della coincidenza della riforma, del taglio ai fondi degli atenei e del blocco del turn-over che hanno portato alla restrizione dei canali di reclutamento. Il CUN chiede l'abolizione del sistema dei punti organico, l'anticipazione dello sblocco del turn-over al 2015, e non al 2018, un piano straordinario per associati da 75 milioni di euro. Docenti in servizio nelle università italiane 2006 - 2013 2006 61.966 2007 61.901 2008 62.753 2009 60.863 2010 57.741 2011 56.456 2012 54.931 2013 53.459 (Fonte: Il Manifesto 16-04-2014)
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