Home 2014 12 maggio FINANZIAMENTO FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO DAL 2006 AL 2015
FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO DAL 2006 AL 2015 PDF Stampa E-mail

Il testo approvato in Consiglio dei Ministri contiene sia un taglio dell’FFO, quantificato in 75 milioni, di cui 30 relativi all’anno in corso e 45 per il 2015, sia un taglio dell’omologo fondo degli enti di ricerca, il cui ammontare non è però ancora noto.A due giorni dal Consiglio dei Ministri, Stefania Giannini si rende conto dei tagli approvati e scende in trincea tuonando “mi batterò contro i tagli agli atenei“. L’Italia è ultima in Europa per percentuale di laureati e ultima nelle statistiche OCSE della spesa pubblica per istruzione, mentre è seconda solo all’Ungheria per i tagli nel periodo 2008-10. Nell’evoluzione dell’FFO il vero punto di svolta risale alla legge 133/2008, il cui art. 66 c. 13 dispone che: in relazione a quanto previsto dal presente comma, l’autorizzazione legislativa di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, è ridotta di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013. Questo era il programma di tagli “a orologeria” predisposti dal Governo Berlusconi per mano della coppia Tremonti-Gelmini. Passano alcuni anni e, nel 2012, spetta al Governo Monti prendere posizione rispetto ai tagli. Secondo il piano “a orologeria” dal 2013 si sarebbe consolidato un taglio di oltre 400 milioni. Dopo molte proteste e un comunicato congiunto di CRUI, CUN e CNSU che paventava una situazione di crisi “gravissima e irreversibile” del sistema, Profumo riuscì a mitigarlo solo in parte, ottenendo la “restituzione” di soli 100 milioni (legge di Stabilità 2013 art. 152 bis). Nel 2013 è il turno del Governo Letta e del nuovo ministro Maria Chiara Carrozza: nella legge di stabilità 2014 (art. 9 c.5), sono stanziati 150 milioni aggiuntivi per l’FFO per scongiurare il collasso del sistema. Centocinquanta milioni, sia detto per inciso, che costituiscono uno stanziamento una tantum limitato al 2014. Chi volesse confrontare tutte queste cifre con quelle riportate nel grafico (Fonte: UniPd) non troverebbe una corrispondenza perfetta perché di anno in anno ci sono stanziamenti che vanno e vengono, mentre i “tagli a orologeria” hanno intaccato lo zoccolo duro, ovvero quella quota di FFO “garantito” da un anno all’altro. Il calo vistoso del fondo in termini nominali – e ancor più in termini reali (-18,7 % dal 2009 al 2013) – è proprio dovuto all’erosione di questo zoccolo.
(Fonte: Redazione Roars 22-04-2014)