Home 2014 12 maggio PROFESSIONI. LAUREE. OCCUPAZIONE SUGLI ONERI BUROCRATICI DEL SISTEMA AVA
SUGLI ONERI BUROCRATICI DEL SISTEMA AVA PDF Stampa E-mail

In una lettera al rettore dell’università di Roma Tor Vergata i membri del Consiglio di corso di studio triennale e magistrale in Filosofia esprimono il loro disagio di fronte alla situazione di progressivo e inutile inasprimento del carico di lavoro per adempimenti, dichiarazioni, moduli e altri oneri burocratici collegati al sistema AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento): scheda Unica Annuale (SUA) dei Corsi di studio (CdS). Sono oltre 50 quadri, divisi in due sezioni ed in ogni quadro si può spesso caricare un commento od un file esplicativo per un totale di oltre un centinaio di documenti ed allegati che mettono a dura prova i compilatori, i futuri lettori e pure i frastornati futuri valutatori. La SUA-CDS è la summa di quello che fa il CdS: con un dettaglio e una ripetizione di dati che esemplifica un delirio burocratico.
Si riproducono passi della lettera.
“L’Università italiana è in un momento molto difficile, che esige l’impegno e la collaborazione di tutti: in nessun modo vogliamo tirarci indietro. Ciononostante, non possiamo tacere di fronte al sacrificio di una parte così importante del nostro tempo, che ci viene imposto di sottrarre all’insegnamento, alla ricerca e al nostro rapporto con gli studenti. Questo sacrificio non ci peserebbe se fosse realmente utile a migliorare l’efficienza e la qualità del nostro lavoro. Purtroppo così non è. Riteniamo che alle parole pronunciate dal Ministro Giannini il 1º aprile 2014 davanti alla VII Commissione Permanente del Senato non possano non seguire in tempi rapidissimi provvedimenti coerenti, che finora sono sempre stati solo promessi... Per mostrare lo spirito costruttivo che ci guida, ci impegniamo a formulare una proposta di alleggerimento e semplificazione del sistema AVA, nella speranza che gli organi istituzionali possano ascoltare e prendere in considerazione il nostro disagio e portare a compimento il cambiamento che auspichiamo... Le Linee Guida per l’Accreditamento periodico delle sedi e dei corsi di studio pubblicate il 26 aprile tolgono ogni dubbio sul fatto che non sono queste le condizioni che l’attuale governo dell’Università vuole creare in Italia. E non basta a rimediare l’impegno delle singole sedi universitarie — del quale siamo stati testimoni in questi mesi anche nel nostro Ateneo — ad applicare in modo trasparente e rigoroso la normativa. L’unica possibilità per continuare ragionevolmente e serenamente il lavoro per il quale siamo pagati con soldi pubblici è non sottostare più a norme asfissianti che vìolano clamorosamente il principio di proporzionalità. Siamo convinti che la normativa che è stata creata in questi anni sia l’espressione di un’idea inaccettabile di Università: sottostarvi significherebbe dunque per noi rinnegare lo spirito stesso del nostro lavoro. E siamo pronti a dare la nostra disponibilità perché gli stessi obiettivi possano essere perseguiti in modo efficiente ed efficace con poche e chiare regole e più serenità.
(Fonte: G. Salmeri e S. Semplici, Roars 05-05-2014)