Home 2014 23 giugno DOTTORATO DOTTORANDI SU 1000 ABITANTI. IN SEI ANNI SONO CALATI DEL 20% I POSTI DI DOTTORATO
DOTTORANDI SU 1000 ABITANTI. IN SEI ANNI SONO CALATI DEL 20% I POSTI DI DOTTORATO PDF Stampa E-mail

In tutto il territorio nazionale si contano 0,6 dottorandi ogni 1.000 abitanti, contro i 3,7 della Finlandia, i 3,1 dell’Austria e i 2,6 della Germania. Un risultato inferiore a questo, in Europa, lo conseguono solo Spagna (0,5) e Malta (0,2). In più, considerato il trend di reclutamento dei ricercatori – a tempo determinato –, il 96,6% degli attuali 15.300 assegnisti rischia, negli anni immediatamente successivi al dottorato, di essere espulso dal sistema accademico. Ben l’86,4% non continuerà a fare ricerca dopo uno o più anni di assegno, solo il 10,2% uscirà dal mondo della ricerca dopo un contratto da ricercatore a tempo determinato di tipo A, mentre appena il 3,4% riuscirà a essere integrato.
In Italia, in sei anni, sono calati del 20% i posti di dottorato: circa 35mila ragazzi rispetto ai 70 mila della Francia ed i 94 mila della Gran Bretagna ed i 208 mila della Germania. In rapporto alla popolazione l'Italia si posiziona tristemente al terzultimo posto in Europa. Il divario tra nord e sud del paese continua ad allargarsi, infatti nel mezzogiorno sono stati tagliati il 57% dei corsi di dottorato, e le posizioni bandite sono diminute del 15%.
Lo scorso aprile il MIUR ha licenziato il decreto sulle linee guida per l'accreditamento dei dottorati. Tra le novità principali, figura la possibilità – non prevista in passato – di svolgere il dottorato anche in azienda. Segue poi, la possibilità per quei ricercatori sprovvisti di una borsa di studio, di poter svolgere un'attività lavorativa extra, a patto, però, che non vada a incidere sull'impegno universitario. Il decreto contempla, infine, un vincolo riguardante le borse di studio. Il numero di quest'ultime, infatti, deve essere pari al 75% dei posti disponibili per la ricerca negli atenei italiani e il 10% dei finanziamenti assegnati a ogni borsa deve essere utilizzato dal dottorando esclusivamente per svolgere la ricerca.
(Fonte: C. Mozzetti, Il Messaggero 30-05-2014; Redazione MolecularLab.it 18/06/2014)