Home 2014 23 giugno RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. NON ABOLIRE I CONCORSI
RECLUTAMENTO. NON ABOLIRE I CONCORSI PDF Stampa E-mail

Abolire i concorsi locali per la selezione dei docenti universitari? No, o perlomeno non necessariamente. Ma basare le assunzioni su merito e trasparenza sì. I sei rettori riuniti in Bicocca per il convegno «Autonomia e responsabilità sociale dell’università» hanno commentato così la proposta lanciata dal ministro all’Istruzione Stefania Giannini, che l’8 maggio a margine di un incontro a Fiesole ha annunciato di voler «abolire i concorsi locali e basare le assunzioni sulla chiamata diretta». Le università possono cioè chiamare i docenti che desiderano, con l’avvertenza che «se qualcuno decide di assumere al posto di uno scienziato capace un candidato meno bravo ma raccomandato, l’ateneo sarà duramente penalizzato sotto il profilo economico». Stefano Paleari, presidente della Crui: «Il concorso non dev’essere abolito. Semmai è l’abilitazione nazionale che deve funzionare “a sportello” invece che a cadenza pluriennale». Stessa opinione per Stefano Paleari, rettore dell’università di Bergamo e presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane): «Il concorso inteso come procedura di selezione non deve essere abolito a prescindere, condivido però il senso della proposta del ministro che mira a regole più semplici per l’abilitazione dei docenti, a procedure basate sul merito e sulla trasparenza e a un sistema di abilitazione nazionale che funzioni “a sportello”, cioè che sia sempre aperto invece che a cadenza pluriennale. Il mio suggerimento è: decidiamo a quale modello vogliamo fare riferimento e prendiamo esempio".
(Fonte: Corsera Scuola 10-05-2014)