Home 2014 23 giugno RICERCA. RICERCATORI L’IMPATTO DELLE SCIENZE FISICHE SULL’ECONOMIA ITALIANA
L’IMPATTO DELLE SCIENZE FISICHE SULL’ECONOMIA ITALIANA PDF Stampa E-mail

La fisica genera ricchezza: nel 2011 in Italia ha permesso di creare un milione e mezzo di posti di lavoro, pari al 6% del totale, e 118 miliardi di euro di Pil, pari al 7,4% del Prodotto interno lordo nazionale. E’ quanto emerge dall’analisi condotta da Società Italiana di Fisica (Sif), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto di Ricerca Metrologica (Inrim) e Centro Fermi. Lo studio è stato commissionato alla società di revisione Deloitte per quantificare il contributo all’economia da parte dei tanti campi della fisica, da quelli che si occupano delle particelle elementari e delle proprietà della materia, a quelli impegnati nella ricerca sull’universo. Per il presidente dell’Infn, Fernado Ferroni, “il primo risultato interessante di questo studio è che la ricerca di base e applicata rappresentano un volano importante per l’economia di un Paese”. Positivo anche il giudizio del presidente del Cnr, Luigi Nicolais, per il quale il rapporto “ha il pregio di sdoganare con dati quantitativi quello che i ricercatori sostengono da tempo: per crescere c’è bisogno di investire in tutti i campi della ricerca, senza differenza alcuna fra ricerca di base e applicata”. Ne emerge che i settori basati sulla fisica sono i maggiori contribuenti per l’economia italiana: offrono occupazione a 1,5 milioni di persone e rappresentano il 7,4% del Pil nazionale. “L’analisi – ha aggiunto – descrive l’impatto delle scienze fisiche sull’economia italiana, consegnandoci un altro messaggio importante: il Paese per competere a livello internazionale deve disporre di ricerca e conoscenze sempre più raffinate e avanzate”.
(Fonte: Redazione Roars 27-05-2014)