Home 2014 23 giugno RICERCA. RICERCATORI ANAGRAFE DELLA RICERCA. ANPREPS NON PROCEDE
ANAGRAFE DELLA RICERCA. ANPREPS NON PROCEDE PDF Stampa E-mail

Allo scopo di basare le discussioni sulla valutazione della qualità della ricerca su fondamenta robuste, e, se non proprio oggettive, almeno largamente condivise, è fortemente auspicabile implementare nel più rapido tempo possibile e nel modo migliore in termini di efficacia ed efficienza, l’anagrafe della produzione scientifica secondo linee definite in termini puramente tecnico-organizzativi, prive di qualsiasi risvolto valutativo diretto. Tale anagrafe deve solo assicurare di contenere tutte le informazioni possibili sulla produzione scientifica dei ricercatori registrati senza alcun risvolto valutativo. Ad esempio, dovrà indicare l’articolo sulla rivista XYZ, non la classe di qualità della rivista. Chi ne sentisse la necessità potrebbe poi interrogare l’anagrafe su tutti gli articoli della rivista contenuti nell’anagrafe, o i nomi dei ricercatori che vi hanno pubblicato. L’anagrafe è la fonte dei dati, selezionati esclusivamente sul fatto di essere reclamati da un ricercatore come prodotto del suo lavoro. Le valutazioni, diverse in funzione di scopi diversi, saranno costruite come elaborazione di questi dati. Non è qui il caso di entrare nei dettagli tecnici e dei costi necessari per l’implementazione di una anagrafe della ricerca, ma vale la pena ricordare che esistono, in ambito internazionale, una serie di standard rispetto agli identificativi univoci (almeno di persone e pubblicazioni). Inoltre in ambito nazionale è stata realizzata una consultazione pubblica su iniziativa del CUN e in collaborazione con l’Anvur volta a identificare i criteri di scientificità delle pubblicazioni, e da questa consultazione sono seguite le linee guida elaborate dal CUN che dovrebbero fornire la base per Anpreps. Purtroppo, il processo per giungere, in modo condiviso nella professione, alla realizzazione dell’Anagrafe nazionale nominativa dei professori e dei ricercatori e delle pubblicazioni scientifiche, prevista dalla normativa sin dal gennaio 2009, sembra essersi arenato, anche se tutti i soggetti potenzialmente coinvolti nella sua realizzazione continuano a sostenerne la necessità.
(Fonte: P. Pini e M. Valente, Roars 16-06-2014)