Home 2014 23 giugno STUDENTI TOGLIERE IL TEST D'INGRESSO A MEDICINA?
TOGLIERE IL TEST D'INGRESSO A MEDICINA? PDF Stampa E-mail

Togliere il test d'ingresso a Medicina, e introdurre un sistema alla francese, come intende fare Giannini, significa a cascata ripensare tutto il meccanismo attuale di accesso ai corsi a numero programmato. Il contestatissimo test di accesso a Medicina è definito da molte parti un male necessario. Un sistema, forse sbagliato, senz'altro correggibile, per selezionare il numero di medici (non automaticamente i migliori e più motivati) necessario ai fabbisogni del sistema sanitario nazionale. Lasciando stare le varie pecche di questo sistema di programmazione nazionale, è indubbio che una selezione è ritenuta necessaria. L'attuale test ha mostrato un'infinità di limiti ed è dunque giusto pensare a un suo superamento. L'alternativa proposta dal ministro guarda al modello adottato dai cugini d'oltralpe. Cosa deve affrontare un giovane francese appena diplomato che vuole affrontare gli studi di Medicina? Il primo anno è a iscrizione libera. Si chiama infatti Pa-ces, Première année commune aux études de santé, ed è comune agli studi di Medicina, Farmacia, Odontoiatria e Ostetricia. Non c'è dunque test d'accesso ma un concorso a numero chiuso nel corso del primo anno che è suddiviso in due parti: la prima parte è prevista alla fine del primo semestre, verso dicembre-gennaio, e la seconda parte alla fine del secondo semestre, verso maggio. Ovviamente questo concorso riguarda le materie che sono state studiate durante l'anno: chimica, biologia, embriologia, istologia, anatomia, farmacologia, scienze umane e sociali. E’ possibile ripetere il primo anno solo una volta e quindi preparare il concorso solo due volte. In media il 15-20% degli studenti lo supera e passa al secondo anno. Insomma, è un sistema che spegne le proteste per l'iniquità percepita della selezione al primo anno, ma che sposta a un anno dopo una selezione ben più dura. E per le famiglie sono drammi certo non meno forti che nel nostro sistema.
Il dramma è anche per gli atenei che si troverebbero da un anno all'altro a dover garantire tutti i servizi e la formazione richiesta al primo anno a un numero enorme di matricole. Se ora a Medicina all’UNIBO i nuovi iscritti sono i 440 fortunati che passano il test, dal 2015 a iscriversi sarebbero tutti, o quasi, quelli che ogni anno provano a superare il test. Ad aprile si sono presentati in 2.835 (su 2.909 iscritti).
(Fonte: M. Amaduzzi, Corriere di Bologna 22-05-2014)