Home 2014 23 giugno UE. ESTERO SPAGNA. IL SISTEMA DI RECLUTAMENTO DEI DOCENTI UNIVERSITARI
SPAGNA. IL SISTEMA DI RECLUTAMENTO DEI DOCENTI UNIVERSITARI PDF Stampa E-mail

In più di un’occasione il Ministro Giannini ha dichiarato di volersi ispirare al modello spagnolo per riformare il sistema del reclutamento universitario. Ma come funziona davvero in Spagna il reclutamento? Il modello di Accreditamento Nazionale spagnolo è in vigore dal 5 ottobre 2007 (Real Decreto 1312/2007) e sostituisce un precedente sistema di abilitazione che si basava su un’offerta di posti a concorso delimitata preventivamente. La finalità del modello di accreditamento attuale è quella di valutare merito e competenze per una successiva selezione efficiente, obiettiva e trasparente del corpo docente. Il professorato spagnolo prevede due figure a tempo indeterminato, il professore “Catedrático” (I fascia) e il professore “Titular” (II fascia). Sono poi previste diverse altre figure a tempo determinato che svolgono attività didattica istituzionale, come quella del professore “Asociado”, sostanzialmente analogo ai nostri ricercatori a tempo determinato (sebbene con maggiori possibilità di rinnovo), per il cui reclutamento non è prevista alcuna procedura nazionale.
Le commissioni di accreditamento vengono designate dal “Consejo de Universidades” (Consiglio delle Università), formato dai rettori delle università spagnole. Le commissioni sono tenute a esaminare e giudicare la documentazione presentata dai candidati ed emettere le conseguenti risoluzioni. Sono previste almeno una commissione per ciascuna fascia (cattedratici e titolari) e per ognuna delle cinque grandi aree: Arte e Scienze Umane, Scienze, Scienze della Salute, Scienze Sociali e Giuridiche, Ingegneria e Architettura. Ogni commissione, composta da almeno 7 membri di riconosciuto prestigio scientifico e accademico appartenenti alle università spagnole, ai centri pubblici di ricerca, o da esperti di prestigio internazionale, viene proposta dalla “Agencia Nacional de Evaluación de la Calidad y Acreditación” (Agenzia Nazionale di Valutazione della Qualità e Accreditamento – ANECA), con una rosa di almeno 5 candidature per ogni membro, al Consiglio delle Università. La commissione ha un carattere permanente e si riunisce su convocazione del presidente almeno una volta al mese. I criteri per la designazione dei commissari prevedono sia un adeguato curriculum scientifico e accademico del candidato, sia una esperienza pregressa nel campo della valutazione accademica, scientifica e tecnologica. Questo meccanismo, sostanzialmente analogo a quanto avviene in Italia, comporta un notevole grado di localismo universitario, con la tendenza a fare carriera nello stesso ateneo facilitata dalla minore quota del budget necessario.
(Fonte: P. Francalacci, Roars 17-05-2014)