Home 2014 1 agosto FINANZIAMENTI I TAGLI ALL'UNIVERSITÀ SENZA INFLUENZA SUL RISANAMENTO DEI CONTI PUBBLICI
I TAGLI ALL'UNIVERSITÀ SENZA INFLUENZA SUL RISANAMENTO DEI CONTI PUBBLICI PDF Stampa E-mail

In questi venti anni l’Università, soprattutto quella pubblica e statale, ha pagato un altissimo tributo al risanamento delle finanze del Paese: limitazioni del turnover, tagli indiscriminati alle dotazioni, blocco degli scatti stipendiali, azzeramento dei fondi di ricerca, burocrazia insopportabile, sistema di controlli pervasivo su praticamente ogni attività elementare, pseudo-sistemi di valutazione e di auto-valutazione mirati solo al taglio delle risorse. Nel frattempo il risanamento dei conti pubblici non c’è stato e, anzi, il debito è aumentato. I problemi di allora sono esattamente quelli di oggi: abbiamo sprecato venti anni e abbiamo sacrificato l’Università sull’altare della finanza, del rigore e dell’inutile austerità. Gli articoli 9 e 33 della Costituzione della Repubblica fissano i principi fondamentali sulla promozione della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, sulla libertà di ricerca e di insegnamento, sull’autonomia degli istituti universitari, sui rapporti fra Università pubbliche e private (con queste ultime che avrebbero dovuto essere senza oneri per lo Stato). Oggi tutto questo non c’è più, poiché tutto è schiacciato dalla costante riduzione delle risorse e da un’asfissiante burocrazia fatta di controlli e adempimenti sempre inutili e spesso assurdi.
(Fonte: N. Casagli, http://tinyurl.com/kpdz3qy n29-06-2014)