Home 2014 1 agosto RICERCA. RICERCATORI NELL'ANVUR UN CENTRO STUDI SULLA VALUTAZIONE NELLE SCIENZE UMANE E SULL'INDIVIDUAZIONE DI INDICATORI QUASI-QUANTITATIVI
NELL'ANVUR UN CENTRO STUDI SULLA VALUTAZIONE NELLE SCIENZE UMANE E SULL'INDIVIDUAZIONE DI INDICATORI QUASI-QUANTITATIVI PDF Stampa E-mail

Nella VQR 2004-2010, alcuni lavori sono stati valutati attraverso peer review, ed altri attraverso la bibliometria, mescolando i voti così ottenuti. Per verificarne la comparabilità, i due metodi di valutazione sono stati applicati ad un campione di verifica che ha mostrato in modo inequivocabile che bibliometria e peer review danno risultati drasticamente diversi. Unica eccezione sembra essere stata l’area 13 (Scienze economiche e sociali) dove però l’esperimento di verifica presenta delle irregolarità tali da inficiarne i risultati. Per quanto riguarda le scienze umane nella maggior parte dei casi non è stato possibile individuare indicatori quantitativi per cui è stata utilizzata massivamente la peer review. Che i voti nelle diverse aree non sarebbero stati confrontabili era già stato previsto dall’ANVUR. In realtà non risultano confrontabili nemmeno i voti in diversi SSD della stessa area, ragion per cui ANVUR e CRUI hanno elaborato almeno tre standardizzazioni diverse, proposte per la valutazione dei collegi di dottorato ai fini dell’accreditamento o per la ripartizione delle risorse all’interno degli atenei.
E’ di questi giorni l’annuncio di un centro studi, in seno all’Anvur, che si occuperà principalmente della valutazione nelle scienze umane e della individuazione di indicatori quasi-quantitativi. Dopo il controverso approccio bibliometrico adottato durante la VQR per la valutazione nell’ambito delle scienze dure, Anvur ha dunque deciso di fare partire un centro studi che si occuperà principalmente di individuare indicatori quantitativi per le scienze umane (link).
In sistemi ben più avanzati è invece in atto una saggia riflessione sugli indici bibliometrici utilizzati per la valutazione, sulla loro robustezza, sul loro significato anche in termini di influenza sui comportamenti editoriali dei ricercatori. Insomma, sgombri da pregiudizi sulla bontà o meno degli indici bibliometrici utilizzati per i diversi esercizi di valutazione, i britannici si interrogano, o meglio Hefce incarica un gruppo di ricerca dello SPRU di interrogare le comunità scientifiche. Segnaliamo qui l’iniziativa di Hefce, chiedendoci anche, in occasione dell’avvio della SUA RD e in assenza di una definizione degli indicatori quantitativi che verranno utilizzati, se non sia il caso che una riflessione simile venga affidata a un soggetto terzo anche da noi.
(Fonte: Redazione Roars 30-06-2014)