Home 2014 1 agosto RICERCA. RICERCATORI ANAGRAFE DELLA RICERCA
ANAGRAFE DELLA RICERCA PDF Stampa E-mail

In assenza di regole a livello centrale molti atenei hanno organizzato la propria anagrafe interna con il requisito minimo di interoperabilità col sito ministeriale (Loginmiur) e il proprio sistema di gestione di progetti e gruppi di ricerca. Quindi, dovendo progettare una anagrafe nazionale della ricerca, sarebbe necessario interagire con le istituzioni che a mio parere non possono essere solo le Università ma dovrebbero essere almeno anche i centri di ricerca. Il che può essere anche facilitato dal fatto che nel corso dei prossimi due anni tutti gli atenei (Ugov e Surplus) migreranno verso un sistema di gestione dei dati della ricerca unico (Iris) che dovrebbe rendere più omogenea la raccolta delle informazioni e meno diversi fra loro gli interlocutori (almeno quelli di ambito accademico). Nel disegnare l’anagrafe è necessario definire il modello di acquisizione dei dati: dal centro alla periferia o dalla periferia al centro tenendo presente i pro e i contro (e i costi) delle due modalità; le fonti dei dati; la struttura di validazione; gli identificativi; l’arco temporale; gli strumenti a supporto (authority file); le diverse responsabilità; i partner tecnologici; l’interoperabilità con gli altri database ministeriali, con quelli nazionali e internazionali. Nessuno dei modelli progettabili è realizzabile in pochi mesi e soprattutto nessuno dei modelli citati è realizzabile a costo zero e neppure a costi contenuti. È necessario che il governo (come è stato fatto in molti altri paesi del mondo) prenda atto dell’importanza strategica di una base di dati pubblica della ricerca nazionale e faccia gli investimenti necessari.
(Fonte: P. Galimberti, http://tinyurl.com/m7zx57f 23-06-2014)