Home 2014 1 agosto ATENEI. IT POLITO INVESTE NEL DOTTORATO DI RICERCA
POLITO INVESTE NEL DOTTORATO DI RICERCA PDF Stampa E-mail

Il Dottorato di ricerca al Politecnico di Torino si propone da quest'anno di premiare in modo ancora più concreto anche il merito e la qualità dei suoi studenti. Dal prossimo anno accademico, infatti, la borsa di studio per il Dottorato attribuita a ciascuno studente idoneo viene incrementata dall'Ateneo di 200 euro lordi al mese, che portano la borsa annuale dai 13.638,48 euro lordi previsti dalla legge ed erogati dalla quasi totalità degli atenei italiani a 16.038,47 (1.336 euro al mese); inoltre, l'Ateneo ha previsto 17 borse in più rispetto allo scorso anno, incrementando di quasi il 25% il numero di sussidi stanziati. A queste continuano a sommarsi tutte le borse messe a disposizione da aziende (anche nella formula del dottorato industriale) e progetti nazionali ed europei: sono in tutto 204 le borse a disposizione dei dottorandi del prossimo anno accademico (su 287 posti totali), di cui 90 interamente erogate dal Politecnico. A conclusione di ogni ciclo di Dottorato, infine, ci sarà un ulteriore incentivo per gli studenti a mantenere alta la qualità della ricerca e dello studio: saranno infatti attribuiti premi per un ammontare pari a 100.000 euro l'anno complessivi ai dottorandi che hanno raggiunto i migliori risultati durante il loro percorso di formazione. Il Politecnico di Torino, quindi, si propone tra le prime università italiane a voler valorizzare con un investimento consistente il percorso del Dottorato di ricerca, con un impegno economico che, a regime, ammonterà a 2.6 milioni di euro. L'importo delle borse di Dottorato in Italia ci colloca infatti agli ultimi posti in Europa, risultando più basso anche rispetto a paesi come il Portogallo (1.126 euro) e la Spagna (1.134 euro). Dall'altro canto, secondo i dati Eurostat, nel 2012 l'Italia era il quinto paese europeo per numero di dottorandi (34.629), e al terzultimo posto per numero di dottorandi ogni mille abitanti, con un preoccupante 0,6%.
(Fonte: didattica.polito.it 12-07-2014)