Home 2014 15 settenbre VARIE “PER LA SCIENZA E LA CULTURA”. UNA MOBILITAZIONE
“PER LA SCIENZA E LA CULTURA”. UNA MOBILITAZIONE PDF Stampa E-mail

La ricerca scientifica e il sistema universitario si trovano in una situazione drammatica. Questa situazione, aggravata dagli effetti della crisi economica, è sul punto di compromettere il futuro delle nuove generazioni di ricercatori e dunque la tenuta stessa del sistema. Situazioni simili ma più direttamente connesse alla politica economica imposta dall’Europa, si trovano in Grecia, Spagna, Portogallo e Francia, dove ampie coorti di giovani talenti sono costrette ad abbandonare i propri studi e i finanziamenti sono stati drasticamente ridotti. Al contrario del pareggio di bilancio, entrato in Costituzione, il trattato di Lisbona, che si proponeva di portare al 3% la spesa per ricerca e sviluppo, rimane inattuato accentuando lo sviluppo scientifico molto squilibrato degli Stati membri dell’UE che sta alla base della forbice economica tra il nord e il sud dell’Europa. Nonostante sia assodato che l’investimento statale in ricerca è uno dei motori principali dello sviluppo economico, non c’è nessuno sforzo per dirigere la spesa pubblica verso quei settori di qualità che potrebbero dare, nel medio e lungo termine, una struttura solida al tessuto produttivo. Per rimettere al centro dell’azione dei governi la ricerca e l’innovazione, un vasto movimento di ricercatori in tutta Europa sta organizzando una serie d’iniziative il prossimo autunno: gli scienziati devono contribuire efficacemente a superare la crisi economica e morale che stiamo vivendo.
In Italia vi sarà una grande mobilitazione “Per La Scienza e La Cultura” per ottenere il rifinanziamento della ricerca di base e del diritto allo studio, per una nuova politica di reclutamento e per la de-burocratizzazione dell’università.
(Fonte: F. Sylos Labini, Roars 09-09-2014)