Home 2014 15 settenbre UE. ESTERO ALBANIA. DOPO ALMENO 900 “LAUREATI” IL GOVERNO ALBANESE HA PRESO MISURE CONTRO I DIPLOMIFICI SENZA FREQUENZA
ALBANIA. DOPO ALMENO 900 “LAUREATI” IL GOVERNO ALBANESE HA PRESO MISURE CONTRO I DIPLOMIFICI SENZA FREQUENZA PDF Stampa E-mail

Una laurea in soli dieci giorni. E’ il caso di un pescarese di 42 anni che ha in mano una laurea in Stomatologia ottenuta il 20 luglio 2011 all’Università Kristal, un ateneo – si è scoperto anni dopo – costruito in maniera abusiva. Se all’ambasciata italiana in Albania non avessero fatto i controlli necessari, oggi in Italia ci sarebbe un altro odontoiatra con un diploma quantomeno dubbio. Uno dei tanti. Perché, calcolano al ministero dell’Istruzione a Tirana, negli ultimi anni sono almeno 900 gli studenti stranieri che si sono laureati negli atenei albanesi seguendo – si fa per dire – corsi in lingua locale senza nemmeno saperne una parola. «È chiaro che quei 900 il pezzo di carta se lo sono comprato», ragiona il premier Edi Rama. «Gli universitari sono quasi tutti italiani», spiegano dal dicastero. Quello che ancora non si riesce a sapere è quanti – di questi 900 documenti – siano stati «convalidati» dalla rappresentanza consolare. Perché non sempre si riesce a capire, nella mole di fogli da presentare, se ci sia qualcosa da approfondire. Agli inizi di agosto è partita l’offensiva del governo socialista di Edi Rama contro i «diplomifici» albanesi. E così se a tredici atenei privati è stato chiesto di migliorare i loro criteri accademici, per altri tredici è stato chiesto di sospendere l’attività, mentre per altri diciotto ancora il ministero dell’Istruzione ha chiesto la revoca delle autorizzazioni. Insomma: devono chiudere. Così come devono smettere con l’insegnamento anche sette succursali di università pubbliche.
(Fonte: Corsera Scuola 30-08-2014)