Home 2014 20 ottobre FINANZIAMENTI STUDENTI ERASMUS NELLA VALUTAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE DI FONDI
STUDENTI ERASMUS NELLA VALUTAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE DI FONDI PDF Stampa E-mail

Tra le novità della bozza di decreto di riparto del Fondo ordinario di finanziamento per il 2014 del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca - su cui la Crui e il Cun hanno espresso già il loro parere - c'è anche l’assegnazione di soldi in più (121 milioni) a quegli atenei che si dimostreranno più capaci di attirare studenti dagli altri Paesi europei. Una novità, questa, dal forte valore simbolico, che fa entrare per la prima volta la «generazione Erasmus» tra i complicati indicatori che provano a misurare le università più virtuose: il 10% della quota premiale sarà, infatti, assegnato prendendo in considerazione quanti sono gli Erasmus nell'ateneo, sia in entrata che in uscita. Peseranno anche quanti crediti sono stati conquistati durante la trasferta di studio e il numero dei laureati che hanno conquistato almeno 9 crediti all'estero. C’è l’università di Bologna che di studenti Erasmus ne ha sfornati 1.566, più della Sapienza di Roma che ne ha visti partire 1.182 o di Padova dove hanno fatto le valigie in 1.097. Gli altri atenei sono tutti sotto il migliaio, mentre diversi ne contano solo qualche decina. La loro presenza negli anni è cresciuta (sia tra quelli in uscita diretti negli altri Paesi Ue che tra quelli in entrata, gli studenti stranieri ospitati) e da quest’anno per la prima volta “peseranno” sulla distribuzione delle risorse premiali del Fondo di finanziamento ordinario delle università. Chi ha più Erasmus insomma avrà più fondi. Come detto gli atenei che contano numericamente più studenti in uscita sono Bologna, Roma La Sapienza e Padova. Ma se si va a pesare il numero di Erasmus in percentuale a quella degli iscritti la classifica cambia. Se si prendono in considerazione tutti gli atenei - senza differenze tra pubblici e privati - si scopre che al primo posto c’è l’università Cattaneo di Milano (5,4%), seguita dalla Bocconi (3,6%) e dall’università per stranieri di Perugia (3,4%). Buone performance si segnalano anche alla Iuav di Venezia (3%), alla libera università di Bolzano (2,8%) e poi alla università Jean Monnet (2,4%), al Politecnico di Milano (2%), a Trento (2%) Bologna e Macerata (1,9%).
(Fonte: M. Bortoloni, scuola24.ilsole24ore.com
06-10-2014)