Home 2014 20 ottobre FORMAZIONE. OCCUPAZIONE SPECIALIZZAZIONI MEDICHE. TEST DI AMMISSIONE CON GLI STESSI STANDARD DI AFFIDABILITÀ IN TUTTE LE SEDI?
SPECIALIZZAZIONI MEDICHE. TEST DI AMMISSIONE CON GLI STESSI STANDARD DI AFFIDABILITÀ IN TUTTE LE SEDI? PDF Stampa E-mail

Per l'accesso alle specializzazioni di Medicina, con l'introduzione, quest'anno, del concorso nazionale, le Università stanno mettendo a punto una nuova macchina organizzativa, forse più complessa di quanto ci si aspettasse. Per lo svolgimento della prova, in programma dal 28 al 31 ottobre e identica in tutta Italia, gli atenei stanno testando in queste ore il sistema applicativo che verrà utilizzato dai concorrenti e stanno completando gli elenchi del personale da impiegare.
Non tutte le sedi accademiche, però, sono convinte che il nuovo sistema, voluto dal Governo per uniformare gli standard di qualità e di sicurezza, sia esente da lacune. Tra gli argomenti più dibattuti c'è proprio il tema dei controlli preventivi e durante lo svolgimento del concorso.
Sarà possibile, con una serie di sedi individuate per lo scopo, e non più soltanto le Università, riuscire a garantire ovunque gli stessi standard di affidabilità? In ogni sede saranno allestite un certo numero di postazioni informatiche. La prova consisterà in 110 quesiti a risposta multipla, di cui 70 su argomenti caratterizzanti il corso di Medicina, 40 su scenari predefiniti di dati clinici, diagnostici e analitici, ed altri 10 quesiti specifici per ciascuna scuola di specializzazione.
Il risultato sarà fornito al termine del test, che durerà due ore. Una riunione, con i rappresentanti del ministero e degli atenei, si è svolta venerdì scorso a Bologna, presso la sede del Cineca, che è il consorzio incaricato della gestione e correzione degli elaborati. In quell'occasione è intervenuto, mostrando una certa preoccupazione, Nico Longo, capo divisione scuole di specializzazione dell'area sanitaria dell'Università di Bari, il quale ha detto chiaramente che i presupposti sono quelli di una procedura nazionale solo sulla carta, in quanto affidata alle sedi locali nella pratica. Intanto, proseguono i preparativi. A livello nazionale sono stati banditi 5.000 posti, ai quali si aggiungono i 471 messi a disposizione dalle Regioni e i 33 garantiti da altri enti, per un totale di 5.504 contratti.
(Fonte: L. Barile, Gazzetta del Mezzogiorno 15-10-2014)