Per l'accesso alle specializzazioni di Medicina, con l'introduzione, quest'anno, del concorso nazionale, le Università stanno mettendo a punto una nuova macchina organizzativa, forse più complessa di quanto ci si aspettasse. Per lo svolgimento della prova, in programma dal 28 al 31 ottobre e identica in tutta Italia, gli atenei stanno testando in queste ore il sistema applicativo che verrà utilizzato dai concorrenti e stanno completando gli elenchi del personale da impiegare. Non tutte le sedi accademiche, però, sono convinte che il nuovo sistema, voluto dal Governo per uniformare gli standard di qualità e di sicurezza, sia esente da lacune. Tra gli argomenti più dibattuti c'è proprio il tema dei controlli preventivi e durante lo svolgimento del concorso. Sarà possibile, con una serie di sedi individuate per lo scopo, e non più soltanto le Università, riuscire a garantire ovunque gli stessi standard di affidabilità? In ogni sede saranno allestite un certo numero di postazioni informatiche. La prova consisterà in 110 quesiti a risposta multipla, di cui 70 su argomenti caratterizzanti il corso di Medicina, 40 su scenari predefiniti di dati clinici, diagnostici e analitici, ed altri 10 quesiti specifici per ciascuna scuola di specializzazione. Il risultato sarà fornito al termine del test, che durerà due ore. Una riunione, con i rappresentanti del ministero e degli atenei, si è svolta venerdì scorso a Bologna, presso la sede del Cineca, che è il consorzio incaricato della gestione e correzione degli elaborati. In quell'occasione è intervenuto, mostrando una certa preoccupazione, Nico Longo, capo divisione scuole di specializzazione dell'area sanitaria dell'Università di Bari, il quale ha detto chiaramente che i presupposti sono quelli di una procedura nazionale solo sulla carta, in quanto affidata alle sedi locali nella pratica. Intanto, proseguono i preparativi. A livello nazionale sono stati banditi 5.000 posti, ai quali si aggiungono i 471 messi a disposizione dalle Regioni e i 33 garantiti da altri enti, per un totale di 5.504 contratti. (Fonte: L. Barile, Gazzetta del Mezzogiorno 15-10-2014)
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