Home 2014 20 ottobre RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. EMERGENZA TURNOVER
RECLUTAMENTO. EMERGENZA TURNOVER PDF Stampa E-mail

Che le università si trovino di fronte a un'emergenza lo dicono i numeri, a cominciare da quello dei docenti. Nel 2006 si contavano 19.853 professori ordinari e 19.087 professori associati. Oggi i primi si sono ridotti quasi di un terzo (13.800, il 30% in meno) e gli associati del 17% (15.849), mentre il numero dei ricercatori è rimasto pressoché invariato, ma il loro ruolo è stato posto a esaurimento, con la nuova figura dei tenure track – punto di passaggio verso la docenza – che non decolla (se ne contano solo 172). Nelle università italiane mancano quindi più di 9.000 professori rispetto a pochi anni fa, e le proiezioni per i prossimi 5 anni prevedono 1.200-1.500 uscite all'anno per pensionamento. Quindi, a conti fatti, senza nuove immissioni in ruolo nel 2018 il numero degli ordinari risulterà dimezzato e quello degli associati sarà ridotto di oltre un quarto rispetto al 2006. Come uscirne dunque? Risponde il presidente del CUN, Andrea Lenzi: «Tenendo conto del fatto che il bilancio del sistema universitario incide su quello dello Stato tramite un'unica voce, il Fondo di finanziamento ordinario, l'abolizione dei vincoli sul turn over non avrebbe effetti finanziari diretti sulla legge di stabilità, a meno che già non si pensi a ulteriori micidiali tagli», avverte Lenzi che pensa a operazioni di reclutamento che alleggerirebbero la situazione didattica con l'assorbimento nel ruolo dei professori di una quota adeguata di abilitati meritevoli. «Quanto ai giovani che ancora non hanno una posizione all'interno del sistema, si potrebbe – aggiunge il presidente del CUN - prevedere un intervento analogo, anche se di proporzioni molto minori, a quello ipotizzato per i docenti precari della scuola. Creare diecimila nuovi professori junior nel corso del prossimo quinquennio non sarebbe un azzardo».
(Fonte IlSole24Ore 23-09-2014)