Home 2014 20 ottobre VARIE UN’IDEA DELLA NATURA DELL’UNIVERSITÀ
UN’IDEA DELLA NATURA DELL’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

L'Università non può essere ridotta a funzione della società (o dell'economia, o del mondo del lavoro). La sua forza sta nella sua totale autonomia e nel rispetto dei suoi scopi così come essa li individua dentro il suo percorso storico. Un'Università che non sia completamente libera e autonoma è un'Università completamente inutile, anche quando sembrerebbe funzionare. Fin dalla sua origine, infatti, l'Università non condivide l'indirizzo della civiltà verso una progressiva stanzializzazione (agricoltura che prevale sulla caccia e sulla pastorizia. la città che prevale sulla campagna), la territorializzazione delle domande, bisogni, e delle risposte, biopolitica, non la riguardano, perché la natura dell'Università non è territoriale. Niente governance per questa bizzarra istituzione affine più alla caccia che all'agricoltura, originariamente nomade, rifugio dei figli secondogeniti senza eredità, dei chierici mascalzoni. In altre epoche l'Università era zona pericolosa, gli studenti — senza famiglia, senza rendiconti — una massa di sbandati spesso ubriachi e non di rado dediti alla violenza. Per molto tempo l'Università ha rappresentato, dentro il tessuto urbano, un'area pericolosa, dove la legge poteva assumere solo la forma della carica, dell'arresto, della guerriglia. Noi lo sentiamo ancora oggi: l'Università è una specie di corpo estraneo rispetto al resto della città. Il suo scopo non è innanzitutto quello di istruire i giovani, di prepararli all'ingresso nel mondo del lavoro, di far crescere la nuova classe dirigente di un Paese. Il suo primo scopo è la pura conoscenza: il tentativo cioè di traslocare ciò che pensiamo di conoscere dall'approssimazione in cui naviga quasi sempre per condurlo alla precisione, passando dall'immagine al concetto, dalla rappresentazione alla definizione. Il suo scopo è quello di poter illuminare la realtà non "da fuori" bensì "da dentro". Tolta questa radice di pura gratuità, nella quale consiste la sua natura profonda, l'Università perde per intero il suo scopo per essere sostituita da un avatar costoso e mal funzionante, che di norma produce per la società più problemi che soddisfazioni.
(Fonte: L. Doninelli, Avvenire 15-10-2014)