Home 2014 18 novembre IN EVIDENZA RECLUTAMENTO. PUNTI ORGANICO E RICERCATORI
RECLUTAMENTO. PUNTI ORGANICO E RICERCATORI PDF Stampa E-mail

Il numero e il tipo di docenti di ciascun ateneo sono determinati in base ai “punti organico” assegnatigli dal Miur. Un ordinario “costa” 1 punto organico, un associato 0,7, un ricercatore tipico 0,5. Quando un docente va in pensione, i punti organico corrispondenti tornano al dipartimento di appartenenza (dal 2008 pesantemente decurtati, causa blocco turnover), che decide come reinvestirli. Le promozioni costano quindi dei preziosi punti organico, ma se a vincere è un interno si paga solo la differenza: quindi, in tempi di turnover normale, quando andava in pensione un ordinario con il suo punto organico si poteva assumere un nuovo ricercatore, far transitare un ricercatore ad associato e un associato ad ordinario, e in media avveniva proprio così. Negli ultimi anni, però, questo sistema si è vaporizzato. I docenti strutturati nelle università sono crollati verticalmente: da 60.000 a 50.000 in sei anni, praticamente turnover zero. Infatti, non solo il 50%-80% dei punti organico da pensionamenti è svanito nel calderone del “risanamento”, ma i ricercatori nuovi assunti, secondo la legge Gelmini del 2010, sono anche loro a tempo determinato (RTD). Ne esistono due tipi: il tipo A costa 0,5 punti, dura fino a cinque anni non rinnovabili al termine dei quali il mezzo punto torna al dipartimento; il tipo B invece è una sorta di tenure track: costa 0,7 punti che dopo tre anni, di norma, vengono convertiti stabilmente in un posto da professore associato e quindi non più disponibili fino alla pensione. Guardando la proporzione attualmente in servizio, più di 2000 sono RTDA contro soli 200 RTDB. Nel 2012 il Miur ha decretato che, per ogni posto da ordinario, si è obbligati a bandire anche un posto per RTDB, per garantire almeno un minimo di assunzioni in ruolo. Ma nella legge di stabilità c’è un comma, il 29esimo dell’articolo 28, che stabilisce che il vincolo di un TDB per ogni PO viene sostituito con il vincolo di fare un TD (A o B) per ogni PO. È più facile prevedere che gli atenei, per il differenziale di costo tra TDA e TDB (il primo costa 0,5 mentre il secondo 0,7 punti organico) siano portati a fare solo TDA. Infatti, il quesito per la scelta sarà: giocarsi 0,7 punti per sempre, o investire 0,5 punti organico che torneranno indietro tra 3-5 anni, pronti per essere reinvestiti? (Ma è qui che dovrebbe intervenire la premialità se insiste il fattore eccellenza. Infatti, dovrebbe risultare premiante per il dipartimento incanalare come RTDB un dottore di ricerca eccellente verso la posizione di ruolo di associato invece di risparmiare 0,2 punti organico mantenendo un RTDA precario. Nota di PSM)
(Fonte: www.ilfattoquotidiano.it 28-10-2014)