Home 2014 18 novembre FORMAZIONE. LAUREE. OCCUPAZIONE POSTGRADUATE MOBILITY TRENDS TO 2024. DA DOVE VERRANNO E DOVE ANDRANNO, DA QUI A 10 ANNI, I LAUREATI CHE PROSEGUIRANNO I PROPRI STUDI ALL'ESTERO
POSTGRADUATE MOBILITY TRENDS TO 2024. DA DOVE VERRANNO E DOVE ANDRANNO, DA QUI A 10 ANNI, I LAUREATI CHE PROSEGUIRANNO I PROPRI STUDI ALL'ESTERO PDF Stampa E-mail

È quello che cerca di stabilire il rapporto Postgraduate Mobility Trends to 2024, redatto dal British Council e pubblicato nei giorni scorsi. Quali gli scenari prevedibili? Come già negli ultimi anni, nel 2024 sarà ancora la Cina a sfornare il maggior numero di laureati che si sposteranno: si prevede che saranno in 338.000 a lasciare il Paese asiatico per continuare gli studi specialistici in un’altra nazione. Grazie a un cospicuo aumento demografico, il Paese con il più alto numero di giovani fra i 18 e i 22 anni sarà però l’India; quest’ultima avrà anche la maggior quantità di studenti al mondo, 48 milioni contro i 37 milioni della Cina: per approfondire gli studi, però, si sposteranno all’estero “solo” 209.000 laureati indiani.
L’aumento del tasso d’istruzione nel mondo si è verificato nel recente passato anche in risposta al bisogno di risorse umane qualificate nelle economie in espansione, soprattutto in Asia. Nel 2024 l’aumento percentuale più consistente di studenti post-lauream in uscita si verificherà presumibilmente in Nigeria (+8.3), India e Indonesia, paesi a economia crescente e saldo demografico decisamente positivo.
Situazioni molto diverse da quella dell’Italia, dove a una contrazione della natalità ne corrisponderà una relativamente maggiore del numero assoluto di iscrizioni all’Università a causa degli effetti di lungo periodo della crisi e della perdurante difficoltà del mercato del lavoro nell'assorbire adeguatamente professionalità elevate. E lo stesso pare debba accadere, sempre a causa della denatalità, in Germania e Russia, fra gli altri. Nel nostro Paese però è previsto un saldo comunque positivo nel campo della mobilità post-lauream, con 4.000 studenti laureati in uscita in più (+2,5%).
E se dall’Italia i giovani studiosi si muoveranno soprattutto verso la Gran Bretagna (in 7.000), la Germania (6.200) e gli Stati Uniti (1.800), a queste mete più che consolidate si aggiungeranno l’Australia e il Canada, con un aumento di spostamenti rispettivamente del +4,2% e +3,7%. Certo non c’è paragone, ragionando numericamente, con i grandi flussi che si muoveranno dalla Cina verso gli Stati Uniti (154.000 studenti), la Gran Bretagna (85.000) e l’Australia (44.000), o che sposteranno 138.000 studenti laureati indiani verso l’America e 24.000 verso l’Australia. Si è da tempo invece già modificata in modo rilevante la tradizionale direttrice India (e Pakistan) – Gran Bretagna, già avviata verso un forte declino negli ultimi anni, e destinata a indebolirsi ulteriormente. In sostanza, gli Stati Uniti continueranno a essere la meta preferita degli studenti laureati internazionali, che nel 2024 lì arriveranno in 407.000, con un aumento di 154.000 unità. Ottime performance sono previste anche per Gran Bretagna, che ospiterà 241.000 studenti, Germania con 113.000 e Australia con 112.000.

(Fonte: C. Mezzalira, IlBo 30-10-2014)