Home 2014 18 novembre RICERCA. RICERCATORI #SCIENCEBULLETCHALLENGE, L’INIZIATIVA “VIRALE” DEI RICERCATORI ITALIANI
#SCIENCEBULLETCHALLENGE, L’INIZIATIVA “VIRALE” DEI RICERCATORI ITALIANI PDF Stampa E-mail

#ScienceBulletChallenge è un’iniziativa nata da un gruppo di ricercatori precari dell’Università “Sapienza” di Roma. Utilizzando i canali del web 3.0, #ScienceBulletChallenge ha come unico obiettivo quello di denunciare le condizioni in cui versano i precari della Ricerca Pubblica Italiana e quindi la Ricerca Pubblica del nostro Paese. Cercando l’hashtag #ScienceBulletChallenge sui principali social network già si possono trovare i video girati da chi ha deciso di partecipare al gioco virale, ricercatori o simpatizzanti che vengono simbolicamente “colpiti” e fatti “sparire” da svariati “bullet”, a rappresentare la pioggia di colpi che – abbattutasi negli anni sulla ricerca – ha ridotto in macerie un intero sistema. La sfida, dunque, consiste nel lanciarsi, o farsi lanciare, un “bullet” per mostrare all’intero paese come, colpo dopo colpo, quella del ricercatore in Italia stia diventando una figura in via d’estinzione. Quello che tutti sanno è che la Ricerca nel nostro Paese versa in condizioni disastrose e che i cervelli migliori sono in fuga. Quello che invece pochi sanno è che in Italia la Ricerca faticosamente continua grazie a migliaia di ragazzi che restano e che ogni giorno, seppur certi della loro precarietà, procedono con quello che – nella pochezza generale – di buono è rimasto. L’indagine Ricercarsi 2014 (promossa dalla Flc Cgil e in corso di pubblicazione) ha stimato che solo il 6,7% dei ricercatori precari è stato assunto negli ultimi dieci anni. Ovvero il 93,3% è sopravvissuto grazie a contratti a tempo determinato o assegni di ricerca. Il 73,1% del campione preso in considerazione dal rapporto di cui sopra, non ha figli nonostante l’età media di 35 anni e nonostante il 57% sia rappresentato da donne. In gioco non c’è solo il futuro dei ricercatori. La Ricerca Pubblica è un bene da preservare perché significa tecnologia per tutti, cure migliori, costi ospedalieri minori, benessere. La ricerca migliora e allunga le vite di tutti. Perché non siamo solo seriosi topi da laboratorio. Perché ci piacciono le sfide. Perché vogliamo far sentire la nostra voce. Perché crediamo nei social e in un nuovo modo di fare rete. Sulla scia del tanto declamato #IceBucketChallenge, iniziativa che però non ha fatto altro che confermare lo stato dei fatti – invitando i singoli a donare a un soggetto privato – #ScienceBulletChallenge vuole riportare l’attenzione sulla realtà. Accetta la sfida, gioca insieme a noi e aiutaci a diffondere l’hashtag #sciencebulletchallenge. Per informazioni sito web www.sciencebulletchallenge.it.
(Fonte: Redazione Roars 06-11-2014)