Home 2014 18 novembre RICERCA. RICERCATORI RICERCATORI. SCARSE RISORSE E ANCHE NULLE PER LA RICERCA SUGLI EVENTI METEO
RICERCATORI. SCARSE RISORSE E ANCHE NULLE PER LA RICERCA SUGLI EVENTI METEO PDF Stampa E-mail

In Francia alla ricerca si dedica una percentuale doppia del prodotto interno lordo rispetto a quella investita nella Penisola, sempre intorno all’1 per cento. E nonostante cambino i governi, l’atteggiamento non cambia. Questo ci colloca al 32° posto su 37 dei Paesi dell’Ocse per gli investimenti nelle università. Eppure le capacità e i risultati emergono di continuo. All’inizio di quest’anno dei 312 Consolidator Grants assegnati dall’European Research Council 46 sono stati vinti da ricercatori italiani: un record, visto che erano solo due in meno rispetto a quelli ottenuti dai tedeschi. Gli stessi francesi e inglesi si erano attestati a un livello più basso. La maggior parte dei nostri ricercatori, e dei fondi a loro assegnati (50 milioni contro 20) nell’occasione, andranno però a centri stranieri dove i nostri scienziati svolgeranno il programma stabilito. Si continua a parlare (molto sommessamente) dell’ipotesi di riforma degli enti di ricerca, ma i piani del governo persistono in un distacco che promette poco di buono. Per fare un esempio d’attualità, è in corso a livello europeo un piano di ricerca sugli eventi meteorologici estremi nell’area mediterranea analoghi a quelli che hanno causato disastri e vittime a Genova. I ricercatori italiani interessati vi possono partecipare a titolo volontario senza essere pagati, perché, a differenza delle altre nazioni, non viene assicurato alcun finanziamento. Eppure i disastri si ripetono, e non è fatalità.
(Fonte: G. Caprara, www.corriere.it/scuola/universita 14-10-2014)