Home 2014 18 novembre VARIE LA SEMPLIFICAZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO SECONDO IL CODAU
LA SEMPLIFICAZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO SECONDO IL CODAU PDF Stampa E-mail

Dal 25 al 27 settembre 2014 si è svolto il XII convegno annuale del CoDAU (Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie), un’associazione attiva nell’ambito del management delle amministrazioni universitarie: un luogo di confronto e studio in cui si cerca di rispondere ai quesiti che derivano dalla complessità interna al sistema stesso e dall’applicazione di un articolato quadro normativo di riferimento. Il 29 maggio è stato eletto alla guida del CoDAU per il triennio 2014-2017 Cristiano Nicoletti. Nell’intervista ha risposto a domande tra le quali: Da dove, secondo Lei, potrebbe prendere il via il percorso di semplificazione del sistema universitario italiano? Quali gli ambiti di applicazione? Risposta: “Il sistema universitario sta maturando la convinzione che troppe regole generino contesti non equi. Penso ad esempio all’avviato meccanismo di valutazione della qualità per la didattica, compreso il dottorato, e al sistema di qualità per la ricerca in fase di avviamento. Ritengo che in entrambi i casi si sia rilevato un eccessivo appesantimento interno rispetto ai benefici ottenibili”.
Nel corso del Convegno sono emersi percorsi alternativi da seguire, orientati tra l’altro allo snellimento delle procedure di accreditamento e alla revisione della normativa che disciplina i Nuclei di Valutazione, la cui funzione risulta talvolta sovrapposta a quella dei Presìdi di Qualità. Il recupero di un’autonomia del comparto universitario può contribuire al rispetto di tutte le condizioni che lo Stato pone in tema di trasparenza e anticorruzione, svincolando dall’equiparazione, di fatto, tra gli atenei e gli enti locali. Semplificazione non vuol dire vuoto normativo. Gli atenei si stanno impegnando per trovare il modo di essere trasparenti, di combattere la corruzione, senza “morire” sotto adempimenti di difficile applicazione, riuscendo invece ad essere performanti nelle loro azioni.
(Fonte: rivistauniversitas 20-10-2014)