Home 2015 20 gennaio LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE PROFESSIONI SANITARIE. LIVELLI OCCUPAZIONALI PER REGIONI E PER TIPOLOGIA
PROFESSIONI SANITARIE. LIVELLI OCCUPAZIONALI PER REGIONI E PER TIPOLOGIA PDF Stampa E-mail

Un’indagine condotta su quaranta Università italiane sedi dei corsi di laurea delle professioni sanitarie delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, riferendosi al 90% dei laureati, evidenzia la nota differenza Nord-Sud. Infatti sul tasso nazionale di occupazione relativo al lavoro nella sanità, vede il Nord con il 91%, il Centro con l’81% e il Sud con il 75%. Per quanto riguarda i dati relativi alle Regioni prese in esame, troviamo al 93% Piemonte, al 92% Liguria, Veneto e Lombardia; al 91% Friuli e Sardegna; all’89% Emilia Romagna e all’84% la Toscana. Seguono con l’82% Abruzzo; 80% Umbria; 77% Lazio e Sicilia; 75% Puglia; 74% Campania e 63% Calabria.
Ai primi posti troviamo le professioni di Fisioterapista , Logopedista, Tecnico di Radiologia e Igienista Dentale, Infermiere, Ortottista, Podologo e Tecnico della Prevenzione. In alcuni casi si rilevano differenze sostanziali, come ad esempio per la professione infermieristica che a fronte di un tasso occupazionale del 93% vede un rapporto domande/posto di 2,2 che è dovuto al grande numero di posti, 16.000 circa sul totale di 28.000 per tutte le professioni sanitarie. Per quanto riguarda la professione di Ostetrica il tasso occupazionale del 57% evidenzia un penultimo posto, con il 71% al Nord, il 50% al Centro e il 37% al Sud. La professione di Dietista invece si colloca al quintultimo posto per tasso occupazionale che si attesta intorno al 63%. Delle restanti professioni come Tecnico di Neurofisiopatologia abbiamo livelli occupazionali del 62%, Tecnico di Laboratorio il 60%, Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria circa il 56%.
In conclusione, in generale, pur in presenza di alcuni tassi occupazionali bassi fra le 22 professioni sanitarie, gli stessi tassi restano comunque superiori a tutti gli altri gruppi disciplinari. Segno inequivocabile del maggior numero di offerte di lavoro nella sanità e perciò maggior successo delle lauree relative a queste professioni, sia per quanto riguarda al nord e sia al sud anche se con alcune differenze.
Il Rapporto Censis ricorda che la sanità italiana è formata da oltre 724mila occupati in questo settore: 334 mila infermieri, 237 mila medici, 49 mila unità di personale con funzioni riabilitative, 45 mila con funzioni tecnico-sanitarie, 11 mila di vigilanza e ispezione. Il giudizio complessivo, come già detto, può definirsi positivo. (Fonte: www.newnotizie.it 08-01-2015)