Home 2015 20 gennaio LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE LAUREATI. AUMENTANO LE RICHIESTE NELLE PROFESSIONI TECNICHE
LAUREATI. AUMENTANO LE RICHIESTE NELLE PROFESSIONI TECNICHE PDF Stampa E-mail

La laurea con la crisi ha perso valore sul mercato del lavoro? Al contrario: secondo le elaborazioni AlmaLaurea, stavolta sulla base di dati Istat, per chi non ha un titolo universitario le cose vanno addirittura peggio. Se, infatti, tra il 2007 e il 2013 il tasso di disoccupazione misurato nella fase di entrata nel mercato del lavoro è passato per i laureati all’incirca dal 10 al 16%, per i diplomati è cresciuto dal 13 al 28%, mentre per i titolari di licenza media addirittura dal 22 al 45%. Nel corso della vita lavorativa poi, rispetto ai non laureati si allarga il gap non solo per quanto riguarda occupazione e livelli di reddito, ma anche la stabilità e le condizioni contrattuali. Un titolo accademico quindi al giorno d’oggi è sempre più percepito come una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per entrare nel mercato del lavoro, con le lauree magistrali che manifestano un differenziale positivo, leggero ma crescente, rispetto a quelle triennali. Un quadro che viene confermato dalle ricerche Excelsior di Unioncamere, che danno informazioni su cosa le aziende cercano sul mercato del lavoro, con oltre 1,6 milioni di imprese e 11,4 milioni di lavoratori monitoriati. Emerge ad esempio come le imprese chiedano laureati più frequentemente di quanto non accadeva in passato: oggi, infatti, la laurea viene giudicata indispensabile per l’assunzione nel 60% dei casi, nel 51,2% anche se manca un’esperienza lavorativa precedente. Tra le lauree più richieste ci sono innanzitutto quelle di ambito economico, i vari indirizzi di ingegneria, quelle che attengono all’insegnamento e alla formazione e tutto il settore sanitario, con una forte crescita nell’ultimo periodo della statistica e delle hard sciences come fisica e matematica. Oggi infatti la domanda di laureati si concentra sempre più verso le professioni tecniche, richieste anche per ricoprire ruoli che prima richiedevano il semplice diploma di maturità, in particolare nei settori industriali “tradizionali”, nell’Information and Communication Technology e nei servizi finanziari. Un modo per le imprese per elevare il livello professionale del personale relativamente a buon mercato, data la contrazione dei salari. (Fonte: D. Mont D’Arpizio, IlBo 15-12-2014)