Home 2015 20 gennaio RICERCA. RICERCATORI RICERCA. COME PERDERE 1,6 MILIARDI IN 6 ANNI
RICERCA. COME PERDERE 1,6 MILIARDI IN 6 ANNI PDF Stampa E-mail

A fronte dei 4.7 miliardi di euro di contributo italiano al programma di sostegno alla ricerca dell'Unione Europea «FP7» per il periodo 2007-2013 ne sono rientrati in Italia come progetti finanziati solo 3.1 miliardi. Questa ingente perdita netta di 1.6 miliardi non è causata dalla scarsa competenza e preparazione dei nostri ricercatori, che al contrario si collocano mediamente al di sopra dei colleghi europei, secondo gli indicatori di produttività scientifica. Parte del problema è che il numero dei ricercatori che operano in Italia è meno della metà di quello dei colleghi in Francia e nel Regno Unito. Se si parla spesso della «fuga dei cervelli», si dovrebbe parlare anche della scarsa capacità del nostro Paese di attrarli, i «cervelli». In Svizzera, Regno Unito, Olanda, Germania, e Canada la percentuale di ricercatori che emigrano è superiore a quella dell'Italia, ma è compensata o superata dalla percentuale di ricercatori che dall'estero arrivano in quei Paesi per lavorare. I ricercatori, tanto più quelli migliori, si spostano dove ci sono le condizioni più favorevoli e le infrastrutture adatte. È fondamentale, dunque, crearle anche noi, queste condizioni, entrando finalmente in competizione con gli altri Paesi. I nostri ricercatori non hanno bisogno di essere «adottati». Hanno bisogno di opportunità di carriera chiare, stabili e competitive dal punto di vista del salario, e di avere a disposizione risorse: solo cosi potranno fare il proprio lavoro. (Fonte: G. Severi, La Stampa 07-01-2015)