Home 2015 16 febbraio RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. DECRETO MINISTERIALE 907/2014 SUI COSIDDETTI "PUNTI ORGANICO”
RECLUTAMENTO. DECRETO MINISTERIALE 907/2014 SUI COSIDDETTI "PUNTI ORGANICO” PDF Stampa E-mail

Firmato dal ministro Stefania Giannini il Decreto Ministeriale 907/2014 sui cosiddetti "punti organico". I nuovi parametri utilizzati dal Miur premiano soprattutto l'Università di Bologna, seguita dalle milanesi Statale e Politecnico. Al quarto posto la Sapienza di Roma. Il provvedimento distribuisce un migliaio di posti per l'assunzione di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato. Anche per quest'anno, il turn-over si attesta sulla soglia del 50% a livello nazionale. I parametri utilizzati concernono, in particolare, la sostenibilità finanziaria dei costi del personale e dell'indebitamento. Sono tre, in particolare, le ipotesi previste dal decreto: per le università con un indicatore di spese di personale superiore o uguale all'80% e con un indicatore delle spese per indebitamento superiore al 10%, il Ministero attribuisce un «contingente assunzionale» pari al 10% delle cessazioni avvenute nel 2013; tale contingente sale al 20% nel caso in cui l'indicatore di spese di personale rimanga invariato e l'indicatore delle spese per indebitamento sia inferiore al 10%. Le Università più premiate sono invece quelle con un indicatore di spese di personale inferiore all'80%, cui è attribuita, oltre a un “contingente assunzionale” base pari al 20% delle cessazioni 2013, una quota aggiuntiva calcolata sulla base del rapporto tra entrate, spese per «fitti passivi», spese di personale, oneri di ammortamento.
Si disegna così una sorta di mappa virtuosa degli atenei italiani, di cui il Decreto fornisce un ritratto analitico che consente di individuare la geografia del merito e degli sprechi dell'accademia italiana. Il Sud continua a essere maggiormente penalizzato da parametri di valutazione che non tengono conto delle specificità territoriali, scientifiche e didattiche di ciascun ateneo. Tra le più penalizzate vi sono Cassino, con un indicatore di spese di personale pari all'89,45%, seguita dal Sannio (89,01%), Molise (88,13%) e Seconda Università di Napoli (86,60%). (Fonte: A. Lombardinilo, rivistauniversitas 29-01-2015)