Home 2015 16 febbraio RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. PROCEDURA VALUTATIVA DI ABILITATI PER PROMOZIONI INTERNE
RECLUTAMENTO. PROCEDURA VALUTATIVA DI ABILITATI PER PROMOZIONI INTERNE PDF Stampa E-mail

Gli atenei amano creare i concorsi su misura di chi hanno bisogno di assumere. Avviene quasi ovunque nel mondo. Le università italiane, però, in questo campo sono molto più evolute, e, infatti, hanno anche un altro meccanismo fornito dalla legge Gelmini per evitare il fastidioso problema di concorsi e del reclutamento di persone dall'esterno. Si chiama procedura valutativa, in pratica sono selezioni per professori ordinari o associati riservate a chi già lavora all'interno dell'università, quindi nient'altro che promozioni interne. E' un comma inserito nella legge Gelmini a prevedere la possibilità di bandire concorsi riservati a chi già lavora all'interno dell'università e abbia ottenuto l'Abilitazione, per farli diventare professori associati o ordinari. E' il comma 6 dell'articolo 24 della legge. Il problema è che la legge prevede anche che al massimo il 50% delle risorse destinate al reclutamento possa essere riservato agli interni ma, come spesso accade in Italia, in caso di mancato rispetto dell'obbligo non ci sono sanzioni. E, quindi, ora che finalmente la macchina delle assunzioni nelle università è partita a pieno regime, accade che alcune università ne approfittino un po'. Alla faccia della trasparenza non esiste più un sito che raccolga tutti i concorsi banditi in Italia in ordine temporale con esiti e verbali. Per capire come si stanno organizzando bisogna andare a spulciare sito per sito, cercando fra i meandri del web fino ad a trovare l'elenco dei bandi, spesso abbastanza nascosti. Si scopre così che ci sono due università che hanno interpretato in modo molto ampio la legge Gelmini. E' il caso di Bologna dove nel 2014 ci sono stati 393 procedure valutative e 23 bandi aperti ad esterni. Qualcosa di simile è avvenuto alla Sapienza dove sul sito si contano 187 procedure riservate a interni e 11 ad esterni. Nelle altre università la sproporzione esiste ma è più vicina ai termini concessi dalla legge. A Roma Tre ci sono state 75 procedure valutative contro 31 bandi selettivi. A Foggia 13 procedure contro 2 bandi selettivi, a Messina 7 contro 20. A Milano 164 contro 63. Dietro la pioggia di promozioni vi è una strada obbligata dall'assenza di risorse. Come ha raccontato un professore: "Non ci sono soldi per nuove assunzioni, non ci sono i soldi per prendere il brillante scienziato né dagli Stati Uniti né dal paese accanto. Si può solo far diventare un ricercatore interno associato. Non gli si deve pagare nemmeno l'aumento di stipendio: il blocco degli scatti e della ricostruzione delle carriere fa sì che un ricercatore di 40-45 anni (che aspetta da 10-15 un concorso) ha già lo stesso stipendio che avrà da associato. La manovra è a costo zero”. (Fonte: F. Amabile, La Stampa Opinioni 04-02-2015)