Home 2015 18 marzo LIBRI. DOSSIER. CONVEGNI PAROLA DI SCIENZIATO. LA CONOSCENZA RIDOTTA A OPINIONE
PAROLA DI SCIENZIATO. LA CONOSCENZA RIDOTTA A OPINIONE PDF Stampa E-mail

Francesca Dragotto e Marco Ferrazzoli (a cura di). UniversItalia, Roma, 2014.

Il libro affronta il tema della comunicazione scientifica dal punto di vista del comunicatore. In tale chiave, gli autori dei vari capitoli si cimentano su eventi che hanno segnato, nel nostro paese nei tempi più recenti, il rapporto scienza-società-etica-politica: l’utilità dei vaccini, l’alimentazione, la sperimentazione animale, il processo per il terremoto dell’Aquila, il bosone di Higgs, il riscaldamento globale, l’omeopatia, la questione Stamina, l’etica degli scienziati. Nel saggio introduttivo Marco Ferrazzoli, capo dell’Ufficio stampa del CNR, fornisce uno stato dell’arte sulle problematiche riguardanti la comunicazione scientifica con grande onestà intellettuale e competenza. Pone al centro della riflessione il triangolo del processo di comunicazione: il comunicatore, la fonte delle informazioni – ricercatore, accademico – e il destinatario – spettatore, lettore, navigatore in internet, cittadino. Il mondo mediatico, osserva, è segnato dalla tendenza al sensazionalismo, dalle dispute ideologiche, dall’alternanza tra l’affastellamento di notizie confuse e contraddittorie e il silenzio disinteressato, dall’eccessiva enfasi sugli eventi emergenziali. Al contempo, i nuovi media consentono un’interazione tale da abbattere quasi la distinzione tra fonti e destinatari dei messaggi, da far coincidere consenso e ragione, da amplificare luoghi comuni e complottismi, da indurre l’abitudine di ricevere qualsiasi risposta pressoché all’istante. Il libro, che può essere definito un “Manuale delle giovani marmotte” per i divulgatori, pone una domanda esistenziale: se sia preferibile che un professionista della disseminazione scientifica provenga da una formazione specialistica o meno. La salomonica risposta di Ferrazzoli è che, in entrambi i casi, è indispensabile perseguire, con la massima dose di onestà intellettuale e di curiosa ignoranza socratica, il migliore equilibrio possibile tra rigore dei contenuti e interesse per la notizia. Ma, messo alle strette dal suo stesso argomentare, dà una implicita risposta citando il fatto che Piero Angela, massimo divulgatore scientifico nazionale, ha iniziato la carriera come cronista. (Fonte: G. Sirilli, Roars 01-03-2015)