Home 2015 14 aprile IN EVIDENZA LA RICORRENTE MALA STAMPA SULL’UNIVERSITÀ
LA RICORRENTE MALA STAMPA SULL’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Qualche riflessione sulle maldicenze in tema di università:

1) Nessun sano di mente nega, minimizza, copre, difende episodi di mala università.
2) Non ci sono dati sulla sistematicità dei concorsi truccati/baroni/amanti/ecc. Sono tutti? No. E’ nessuno? No. Sono quasi tutti? No. È quasi nessuno? No. In genere dipende dai settori/università e sicuramente ci sono settori/università più toccati da questo fenomeno e i settori sono per ovvi motivi quelli più vicini alle professioni.
3) Ci sono altri dati sull’università che mostrano che il sistema, date le risorse, non funziona per niente male ma è cronicamente sotto finanziato.
4) Vanno bene gli articoli di denuncia? Qui si entra nello spinoso campo del ruolo dei media. Se non si è capito (soprattutto i giovani, soprattutto i precari) che i media usano le storie dei singoli per manganellare il sistema a prescindere, senza mai riportare analisi ragionate e dati attendibili, questo a mio parere è un problema di prima grandezza. Articoli che sparano sul mucchio o che generalizzano impropriamente vicende personali non sono mai utili a nulla. La retorica del secchio bucato (non bisogna mettere risorse in un sistema che perde acqua) ha però precarizzato un’intera generazione di giovani, sotto-dimensionato il sistema e annullato le risorse alla ricerca.
Invito infine di nuovo a riflettere, soprattutto i più giovani, che il sistema universitario italiano ha prodotto, date le risorse e dato il paese, moltissimo. In nessun settore l’Italia come paese si colloca tra i primi posti al mondo eccetto che nella qualità della ricerca scientifica in molti campi. È un sistema da preservare e migliorare, non da buttare. Chi propone ricette mai sperimentate sul pianeta Terra e/o chi si affida allo smantellamento seguendo facili slogan che nascondono il vuoto progettuale, è il vero protagonista e responsabile del degrado attuale. Vari esempi di mala stampa sull’università sono riportate nell’articolo fonte di questa nota. (23-03-2015)