Home 2015 14 aprile IN EVIDENZA REQUISITI PER L’ACCREDITAMENTO DEI CORSI DI STUDIO. ALLENTATI I VINCOLI
REQUISITI PER L’ACCREDITAMENTO DEI CORSI DI STUDIO. ALLENTATI I VINCOLI PDF Stampa E-mail

Il MIUR si è reso conto che “l'offerta formativa dell'Università rischia di essere pregiudicata dalle limitazioni in materia di turnover previste dalla normativa vigente”. Così esordisce il Decreto Ministeriale 194 del 27 marzo 2015 “Requisiti accreditamento corsi di studio”. Al fine di consentire la tenuta dell’offerta formativa, infatti, tale decreto allenta i vincoli posti dal rispetto dei requisiti minimi necessari all'accreditamento dei corsi di studio, permettendo di conteggiare tra i docenti di riferimento di un corso fino al 30% di docenti a contratto e allargando le tipologie contrattuali ammissibili anche a: 1) docenti ai quali siano attribuiti contratti ai sensi dell'art. 23 della legge 30 dicembre 2010, n. 240; 2) docenti ai quali siano attribuiti contratti ai sensi dell'articolo 1, comma 12, della legge 4 novembre 2005, n. 230.
Queste norme sono “transitorie” e rimarranno valide solo in vigenza di limitazioni del turnover e non oltre l'anno accademico 2017-2018. Nelle intenzioni del MIUR questa è certamente una misura tampone di fronte ad una vera e propria emergenza Università certificata dal crollo dei docenti, dei ricercatori e anche degli immatricolati.
Il commento della Flc Cgil evidenzia che è però preoccupante il richiamo alla necessità di norme transitorie nella condizione “transitoria” del blocco del turnover. Tale misura risponde a logiche note e sbagliate: sostituire con lavoro precario funzioni stabili. È positivo l’aver posto un limite alle docenze a contratto indicando dei requisiti minimi per l’attivazione dei corsi di studio connessi alla numerosità del personale strutturato. Tuttavia, la ragionevolezza di questi limiti non poteva che fondarsi su reclutamento ordinato di nuovi docenti e sul pieno riconoscimento della didattica svolta, spesso a titolo gratuito, dei ricercatori in esaurimento. La storia è andata diversamente e i requisiti minimi si sono trasformati in una vessazione burocratica in un contesto di blocco sostanziale del reclutamento e di scarse prospettive di carriera per tutti. L'emergenza Università richiede altri interventi a fronte del crollo del personale universitario: servono piuttosto un reclutamento straordinario di nuovi docenti, sblocco del turnover per tutto il personale universitario e serie politiche di investimento. (Fonte: Flc Cgil 02-04-2015)