Home 2015 14 aprile LAUREE-DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA-OCCUPAZIONE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA. VIA LIBERA DAL CONSIGLIO DI STATO AL REGOLAMENTO PER L’AMMISSIONE
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA. VIA LIBERA DAL CONSIGLIO DI STATO AL REGOLAMENTO PER L’AMMISSIONE PDF Stampa E-mail

Via libera di ieri del Consiglio di Stato (n. 1001/15) al «Regolamento concernente le modalità per l'ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina». Le date: Il bando per il secondo concorso nazionale entro fine mese e lo svolgimento delle prove entro il 31 luglio. I giudici di palazzo Spada hanno accolto senza rilievi il decreto in questione che arriva così spedito alla Corte dei conti per il visto di legittimità. Diverse le modifiche già annunciate nel regolamento in entrata che hanno avuto il via libera dello stesso CdS. La prima riguarda i tempi di uscita del bando e la scelta della scuola da parte dell'aspirante alla formazione. La variazione del termine finale della pubblicazione del bando dal 28 febbraio al 30 aprile di ciascun anno, dice il CdS, «risulta conforme alle tempistiche relative alla programmazione sanitaria» da parte delle regioni, così come coerente con la numerosità delle scuole stabilire che ogni candidato potrà concorrere per un massimo di tre tipologie (invece di sei) di scuola che dovrà indicare in ordine di preferenza, onde evitare «una dilatazione dei tempi concorsuali».
Positiva per i giudici anche la modifica sui quiz, inserita all'ultimo momento nel regolamento, secondo la quale i 70 quesiti (su 110 generali) della parte generale della prova di selezione faranno riferimento alla formazione clinica del percorso di laurea, una scelta che «trova il suo fondamento nella necessità di assegnare alle prove una maggiore caratterizzazione pratico-applicativa». E poi ancora l'utilizzo in sede di valutazione dei curriculum dei partecipanti della media ponderata in sostituzione di quella aritmetica si pone in linea, dicono i giudici, «con l'ormai avviato sistema dei crediti formativi universitari quali strumenti di misura e razionalizzazione del carico didattico». Infine la validazione dei quesiti d'esame che passa dalla mano degli esperti nominati dal ministro tra professori di prima fascia a quella della commissione nazionale composta da almeno cinque professori universitari per ciascuna area, scelta che rafforza «il ruolo di detto organo agevolando le sue funzioni relative alla validazione dei quesiti di esame». Nel frattempo comunque le scuole devono aggiornare al più presto i relativi ordinamenti didattici per partire con la riforma. In questo senso il Miur, a seguito di una nota della Conferenza dei rettori, ha comunicato agli atenei il differimento, al 9 aprile, del termine ultimo per la comunicazione del numero di specializzandi che intendono esercitare il diritto di scegliere il nuovo ordinamento didattico. (Fonte: B. Pacelli, ItaliaOggi 01-04-2015)