Home 2015 14 aprile UE. ESTERO USA. LA CORSA A COLLEGE SEMPRE PIÙ CARI CHE NON DANNO PIÙ CERTEZZE
USA. LA CORSA A COLLEGE SEMPRE PIÙ CARI CHE NON DANNO PIÙ CERTEZZE PDF Stampa E-mail

In primavera moltissime famiglie americane coi figli adolescenti vivono col fiato sospeso: ogni anno si dice che non ha più senso questa corsa a college sempre di più cari e che non danno più certezze; ti iscrivi pensando a un certo lavoro e prima di laurearti quel mestiere non esiste già più. Ogni anno arrivano in libreria saggi che annunciano l'implosione del sistema scolastico (ora tocca a Kevin Carey della New America Foundation col perentorio “La fine del College”). Ogni anno sembra quello buono per la transizione alle università online destinate a sostituire quelle fisiche o, almeno, a calmierarne i costi coi loro corsi digitali, i «Mooc». Alla fine, però, l'unica tecnologia che fa veramente progressi è quella utilizzata per selezionare le domande di accesso ai college di qualità — 3,5 milioni solo quelle che passano attraverso il portale web del sistema Common Application — mentre i «Mooc» non decollano: le università accettano qualche corso digitale, ma l'interazione nelle aule e nel campus è giudicata insostituibile. E i costi restano stellari. Del resto ci sono intere città che vivono sulle loro accademie. Col tempo si arriverà a un sistema ibrido meno costoso e più flessibile con l'introduzione degli Spoc (corsi digitali su discipline molto specifiche organizzati per un numero limitato di studenti). Ma intanto la novità che fa più discutere, nel 2015, è la scelta di alcuni (ancora pochi) college Usa di semplificare la selezione dei candidati sostituendo il test di profitto in inglese, matematica e nelle altre materie e il saggio scritto con un video nel quale il candidato «si racconta». Preparato? Chissà. Ma capisci se è sveglio e intraprendente. (Fonte: M. Gaggi, CorSera 27-03-2015)
Grafico. Università degli USA con elevata reputazione che stanno accolgliendo un maggior numero di studenti (Fonte. Time 30-03-15)