PROFESSIONI SANITARIE. LAUREE E LAVORO PDF Stampa E-mail

Nel XVII Rapporto AlmaLaurea il confronto con le precedenti rilevazioni ad un anno evidenzia, dopo anni di incessante contrazione, una sostanziale tenuta del tasso di occupazione per i laureati triennali e per i magistrali biennali, e ciò indipendentemente dalla condizione lavorativa al momento della laurea. Ma per i laureati a ciclo unico il quadro è leggermente diverso (-8 punti nel tasso di occupazione rispetto alla rilevazione 2013, -30 punti rispetto a quella di cinque anni prima). “In questo contesto - spiega il Rapporto - i laureati magistrali a ciclo unico rappresentano una realtà molto particolare”, Ad esempio, “il 2014 evidenzia la situazione anomala dei laureati in medicina e chirurgia, i quali hanno visto il posticipo dei termini concorsuali (da luglio, nel 2013, a dicembre, nel 2014) per l’accesso alle scuole di specializzazione, oltre che una riduzione dei posti a bando. Ne è risultato un aumento della quota di laureati che non lavorano e che sono alla ricerca attiva di un impiego”. Ad un anno dal titolo, la maggiore stabilità lavorativa è registrata fra gli occupati veterinari e medici (riguarda, rispettivamente, il 59 e il 49% degli intervistati; per entrambi in aumento rispetto alla precedente rilevazione), e ciò si associa soprattutto all’ampia diffusione di attività a carattere autonomo (54 e 46%, rispettivamente, contro il 26% registrato per il complesso della popolazione in esame). A cinque anni dal conseguimento del titolo, il livello di stabilità raggiunto dai laureati magistrali a ciclo unico è molto alto, e ciò si verifica in quasi tutti i gruppi disciplinari: supera il 79% tra architetti, farmacisti e giuristi e raggiunge l’85% tra i veterinari. Rispetto alla precedente rilevazione a cinque anni, la stabilità lavorativa registra una leggera contrazione in particolare tra gli architetti e i farmacisti (rispettivamente -2 e 1,5 punti percentuali); risulta pressoché invariata per i laureati degli altri gruppi disciplinari. (Fonte: quotidianosanità.it 22-04-2015)