Home 2015 18 maggio LAUREE. DIPLOMI. FORMAZIONE POST LAUREA. OCCUPAZIO LAUREATI IN MEDICINA ALL’ESTERO CHE ESERCITANO IN ITALIA
LAUREATI IN MEDICINA ALL’ESTERO CHE ESERCITANO IN ITALIA PDF Stampa E-mail

ln Italia, per accedere agli studi di Medicina, argomenta R. Mora presidente dell'Ordine dei medici di Verona, occorre superare una severa selezione. E abbiamo il numero chiuso: 10.000 posti a Medicina e 670 a Odontoiatria. I delusi, chi cioè non supera i test d'ammissione, si rivolgono allora all'estero: Spagna, dove vanno in prevalenza i figli di papà, Portogallo e soprattutto Romania. Oggi ci sono circa 500 italiani iscritti a Odontoiatria e 800 a Medicina nelle Università della Romania. ltaliani che dopo la laurea potranno esercitare nel loro Paese perché così ha stabilito l'Europa. E poi ci sono quelli che studiano Medicina in Albania, che per esercitare in Italia devono trovare un'Università che riconosca il loro titolo, richiedendo al limite un periodo di integrazione. Ostacolo non insormontabile, poiché l'Università Tor Vergata di Roma ha aperto una sua succursale a Tirana. Ufficialmente per formare i futuri medici albanesi, ma di fatto otto iscritti su dieci sono italiani. Che medici arriveranno in Italia nei prossimi anni? Già adesso, aggiunge il presidente dell'Ordine, cominciano a essere numerosi i medici che esercitano in Italia senza aver conseguito la laurea nel nostro Paese. Succede ad esempio a Verona: nel 2013 il 15% dei nuovi iscritti, fra medici e odontoiatri, non aveva una laurea italiana. Questi numeri, conclude Mora, dovrebbero indurre il ministero dell'Università a rivedere i numeri della programmazione, falsati da quelli degli studenti all'estero. Si sta perpetuando una truffa ai danni dei nostri giovani seri, che non cercano scorciatoie in Spagna o in Romania. La mia idea personale è che si debba regolare a livello europeo l'accesso agli studi di Medicina, affidando a ogni Paese una sua quota. (Fonte: R. Mora, L’Arena 23-04-2015)