Home 2015 18 maggio RIFORMA UNIVERSITARIA UN’ALTRA RIFORMA UNIVERSITARIA IN ARRIVO. ANTICIPAZIONI SU UNA PRIMA BOZZA
UN’ALTRA RIFORMA UNIVERSITARIA IN ARRIVO. ANTICIPAZIONI SU UNA PRIMA BOZZA PDF Stampa E-mail

Dopo gli annunci a Repubblica tv del ministro Giannini ("contratto università distinto dalla pubblica funzione"), ora sull'attesa "riforma dell'università italiana" c'è una prima bozza. Nell'incipit c'è, appunto, "il Contratto unico per l'università", che non significherebbe uscire dalla pubblica amministrazione, ma dare la possibilità al mondo accademico di non rispondere - viste le sue particolarità - a una serie di vincoli stringenti richiesti al resto dell'impiego pubblico. Nelle nuove carte i vincoli oggi presenti sono definiti nel dettaglio. Un rettore per affidare un incarico a un esterno deve chiedere un parere preventivo alla Corte dei conti, e perde almeno sei mesi. Gli strumenti che il singolo ateneo deve comprare li decide il ministero. L'acquisto di un biglietto aereo per mandare un docente a un convegno deve passare dalla centrale unica Consip, costerebbe certo meno prendere un volo online. Via - dice la bozza della riforma - i limiti stringenti sui viaggi e la formazione. Il punto è che, spiega la senatrice Francesca Puglisi, "bisogna ridare autonomia vera agli atenei, imporre meno regole dal centro". Lo "sblocca università" farà saltare - per esempio - il fermo del turnover dei docenti che ha asfissiato fino al 2012 i dipartimenti e ancora oggi li stringe parecchio: i docenti pensionati a lungo sono stati sostituiti in media uno su cinque, poi uno su tre. Via il meccanismo per cui ogni ateneo non può assumere se le spese del personale superano l'80 per cento dei costi totali e via i faticosi "punti organico": tutti meccanismi contabili di reclutamento che hanno prodotto l'invecchiamento precoce delle università italiane. (Fonte: C. Zunino, La Repubblica 17-04-2015)