Home 2015 18 maggio UE. ESTERO CUBA. LE UNIVERSITÀ NEL RUOLO DI AMBASCIATRICI DI UN NUOVO CORSO
CUBA. LE UNIVERSITÀ NEL RUOLO DI AMBASCIATRICI DI UN NUOVO CORSO PDF Stampa E-mail

“Le relazioni internazionali per noi sono fondamentali”, afferma Gustavo Cobreiro Suárez, rettore dell’università dell’Avana, nei giorni scorsi a Padova dopo un tour italiano che lo ha portato a incontrare i rappresentanti di vari atenei e istituzioni. “Prendiamo la mobilità internazionale: senza questa oggi non è possibile fare università di buon livello – continua il rettore –. Per questo nel 2014 abbiamo avuto oltre 1.100 missioni all’estero su un totale di circa 1.700 docenti. 444 sono gli accordi bilaterali in corso, a cui si aggiungono 262 progetti internazionali”. Una politica che riguarda anche gli studenti stranieri presenti all’UH: oggi oltre 5.500 su un totale di 60.000. Negli ultimi anni le relazioni accademiche hanno rappresentato per Cuba un canale aperto con il mondo e in particolare con gli USA, nonostante l’embargo proclamato da Kennedy a partire dal 1962. Il recente clima di distensione sembra favorire, dopo anni di crisi economica, la ricerca di partner internazionali con cui stringere o rinsaldare rapporti politici e commerciali in Europa e, perché no, negli Stati Uniti. Con le università nel ruolo di ambasciatrici di un nuovo corso. La voglia di guardare al futuro è, infatti, palpabile: anche per chi lavora in un settore che, come l’istruzione pubblica, è da sempre tra i più aperti all’esterno e rappresenta, assieme all’assistenza sanitaria, uno dei fiori all’occhiello del governo cubano. “Oggi l’indice di alfabetizzazione è del 99,8% – dice orgogliosamente il rettore (confermato dal World Factbook della Cia. In Italia è il 99%, ndr) –. Nel 1959 c’erano tre università, oggi 60. 54.373 i laureati dello scorso anno: il 22% della forza lavoro”. Un sistema che comunque mostra affaticamento, se è vero che ultimamente ci sono stati significativi tagli di bilancio e le nuove iscrizioni sono sensibilmente calate dalle oltre 700.000 di pochi anni fa a 173.298 dell’anno accademico 2014/2015. (Fonte: D.M.D.A., IlBo 27-04-2015)