Home 2015 8 luglio DOCENTI PERCHÉ UN VALENTE PROFESSORE DEGLI USA NON SAREBBE INCENTIVATO A TRASFERIRSI IN ITALIA
PERCHÉ UN VALENTE PROFESSORE DEGLI USA NON SAREBBE INCENTIVATO A TRASFERIRSI IN ITALIA PDF Stampa E-mail

Roars (01-07-15) rileva che non si può fare a meno di notare una domanda retorica della senatrice Puglisi che suggella un articolo di ItaliaOggi (19-06-15):«Com’è strutturata oggi l’università, un valente professore di Yale non potrebbe venire a insegnare qui. Non dice niente questo?».
Ma perché un “valente professore di Yale” non potrebbe venire a insegnare da noi se solo ne avesse voglia? Voglia? Ma ne avrebbe voglia? Ma quanto guadagna un valente professore di Yale? Al cambio attuale, sono più di 164.000 Euro annui. Ma cosa guadagna mediamente in Italia un Professore Ordinario?
Si tratta di 88.280 Euro annui, circa la metà di quanto prende il “valente professore di Yale”, che forse non è particolarmente incentivato a dimezzare il suo reddito. A maggior ragione se consideriamo che da neoassunto guadagnerebbe sensibilmente meno della media degli ordinari italiani. Inoltre il “valente professore di Yale” nel frattempo potrebbe aver scoperto che da un paio di anni il finanziamento della ricerca di base in Italia (il cosiddetto PRIN) è stato azzerato e che il numero di corsi di laurea e di dottorato si sta contraendo, per non dire dei tagli all’FFO, rivelatori di una strategia di disinvestimento rispetto al settore dell’istruzione terziaria. Ma il Professore di Yale, potrebbe mai concorrere ad una cattedra in un Ateneo Italiano? Solo in caso di chiamata diretta e forse nemmeno così, visto che non basta la decisione dell’Ateneo ma ci deve essere un’approvazione lunga dal Ministero che coinvolge troppi soggetti.Piuttosto, se fosse cittadino statunitense, il vero problema sarebbe quello dei visti per lui e per la sua famiglia, dato che, a tutti gli effetti, è un extracomunitario. (Fonte: G. De Nicolao, Roars 01-07-15)