PARERE DEL CNSU (CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI) SUL DECRETO DI RIPARTO DEL FFO 2015 |
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Tale decreto evidenzia, ancora una volta, una visione strategica del settore dell’Università e della Ricerca non condivisa da questo Consiglio, in quanto inadeguata al rilancio economico e sociale del Paese. Un settore ancora profondamente in crisi rispetto al quale non si riscontra, nelle politiche del Ministero e del Governo tutto, una reale inversione di tendenza. Questo è confermato dall’ennesimo taglio ai finanziamenti, dalla conservazione di un sistema di finanziamento punitivo e privo di reali meccanismi incentivanti e dalla totale instabilità degli indicatori che variano da un anno all’altro, svilendo gli impegni degli atenei a tendere verso le linee programmatiche individuate. Una situazione ancora più aggravata dalla manifesta decisione di proseguire nel definanziamento secondo l’art. 1 comma 339 della legge 190/2014 per la cifra di 32 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Tra l'altro il CNSU sottolinea che ritiene inaccettabili i tagli previsti all’art. 10, lettera c, comma 1, con la riduzione di oltre 22 milioni di euro al finanziamento delle borse post-laurea rispetto al 2014, unitamente alla modifica dei limiti positivi e negativi relative alle differenze di assegnazione rispetto al FFO 2014, portate a -20% e +5%. Tali misure condurranno a una nuova e significativa contrazione delle borse di dottorato e dell’offerta dottorale italiana nel suo complesso, già agli ultimi posti nel raffronto europeo. (Fonte: Redazione Roars 27-05-15)
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