Home 2015 8 luglio RIFORMA UNIVERSITARIA CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI DECLINATO AD HOC PER LE UNIVERSITÀ, "MA SOLO PER LE FIGURE PRE-RUOLO"
CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI DECLINATO AD HOC PER LE UNIVERSITÀ, "MA SOLO PER LE FIGURE PRE-RUOLO" PDF Stampa E-mail

Governo e Pd starebbero ragionando a una sorta di contratto a tutele crescenti da applicare alle "figure pre-ruolo" negli Atenei, per semplificare il quadro tra assegnisti, collaboratori e ricercatori di vario tipo e prendere di petto il tema del precariato. Ma il Jobs act "non c'entra nulla" con la riforma dell'Università. A dirlo è la senatrice Pd Francesca Puglisi, che risponde alla dura presa di posizione dei candidati rettore dell'Alma Mater di Bologna contro il progetto di riforma universitaria. Forse però il timore dei candidati rettore di vedere applicato il Jobs act al sistema universitario ha un qualche fondamento. "E' innegabile che oggi c'è bisogno di una razionalizzazione delle figure pre-ruolo negli Atenei - spiega Puglisi - tra contratti di collaborazione, assegnisti e ricercatori di tipo A e B c'è un'enorme precarietà. E su questo nei documenti si sta lavorando". Secondo la senatrice Pd, responsabile Scuola nella segreteria dem di Renzi, "gli Atenei vanno liberati da troppi vincoli che generano precarietà". Per questo, "stiamo riflettendo su un contratto che permetta di selezionare il merito e la qualità dei ricercatori, ma garantisca anche maggiore stabilità". Insomma, una sorta di contratto a tutele crescenti declinato ad hoc per le università, "ma solo per le figure pre-ruolo" che generano precarietà". Per questo, "stiamo riflettendo su un contratto che permetta di selezionare le figure pre-ruolo". (Fonte: http://tinyurl.com/pqb3kcx 12-06-15)