Home 2015 7 settembre RICERCA. RICERCATORI. VALUTAZIONE DELLA RICERCA NEL TURBINIO DI VALUTAZIONI UNICHE, SCHEDE UNICHE E BANCHE DATI UNICHE
NEL TURBINIO DI VALUTAZIONI UNICHE, SCHEDE UNICHE E BANCHE DATI UNICHE PDF Stampa E-mail

La VQR non poteva rimanere a lungo come unica procedura di valutazione e infatti l’ANVUR sentì presto il bisogno di farne un’altra, sempre rigorosamente unica, che fu chiamata SUA perché doveva essere una “Scheda Unica Annuale”. La Scheda Unica nacque però doppia fin dal principio. C’era la SUA-CdS che riguarda i corsi di studio e la SUA-RD relativa alla ricerca dipartimentale. Per la verità la situazione non è nemmeno così semplice, perché come si vede nel sito dell’ANVUR, nella sezione Documenti AVA, ciascuna scheda unica comprende altre schede uniche. La SUA-CdS si articola in sei sotto-schede uniche, denominate “aree” ciascuna delle quali suddivisa in “quadri”, mentre la SUA-RD si compone a sua volta di tre cluster di sotto-schede uniche, denominate “sezioni”: la Parte I sugli obiettivi, risorse e gestione del Dipartimento; la Parte II sui risultati della ricerca; la Parte III sulla Terza Missione.
La AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento) non prevede però unicamente le Schede Uniche, perché richiede agli Atenei anche altri documenti unici: il rapporto di riesame annuale e ciclico, la relazione dei nuclei di valutazione, il rilevamento delle opinioni degli studenti, la documentazione per l’accreditamento iniziale e periodico. Appena tutti questi adempimenti burocratici unici saranno stati completati bisognerà ripartire da capo: è infatti appena arrivata una nuova edizione della valutazione unica – la VQR 2011-2014 – e, statene certi, si tratterà di un’altra cosa “unica”. Per sostenere tutto questo colossale impianto unico di valutazione unica, la cosa assolutamente necessaria è la piattaforma informatica unica per i prodotti della ricerca. E infatti, ai tempi della prima VQR, la piattaforma unica fu realizzata davvero ma, ovviamente, era tutto fuorché unica, perché c’era quella del MIUR, quella del CINECA, quella del CASPUR-CIBER e quella del CILEA, che dialogavano male o per niente tra di loro. C’era infatti, fra le altre, la piattaforma del sito “LoginMiur” del MIUR prodotto dal CINECA che, ai tempi, non comunicava con “U-GOV Ricerca versione I” dello stesso CINECA, che è rimasta memorabile per l’interfaccia utente a dir poco imbarazzante oltre che inusabile; arrivò presto in parallelo “U-GOV Ricerca versione II” con una nuova interfaccia comunque sempre obsoleta e cervellotica, e poi c’era “SURplus” il cui nome era profetico, anche se l’interfaccia utente era forse di gran lunga la migliore.
Successivamente, per cercare di uscire dal ginepraio delle banche dati uniche, ci si rese conto che si doveva individuare un unico fornitore di servizi, creando così un soggetto monopolista piuttosto che rivolgendosi al libero mercato con procedure aperte e trasparenti. E fu così che CILEA e CASPUR-CIBER confluirono nel CINECA, proclamato sul campo interlocutore unico del Ministero, per realizzare anche la nuova banca dati unica, dal nome floreale di IRIS (Institutional Research Information System). (Fonte: N. Casagli, Roars 28-07-15)